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Non ci sono dubbi: i Calopsitta sono tra gli uccelli domestici più amati e apprezzati per il loro carattere affettuoso, la spiccata intelligenza e l’aspetto elegante. Non c’è da stupirsi, quindi, se molte persone scelgono proprio i Calopsitta come primo pappagallo da compagnia.

Prima di procedere all’acquisto di un esemplare, è però fondamentale informarsi in modo approfondito sulle abitudini di questi volatili, per garantirgli tutto ciò di cui hanno bisogno e imparare a interpretare i loro comportamenti.

Io sono un appassionato di pappagalli e Calopsitta da ormai molti anni: in questo articolo ti aiuterò a comprendere cosa c’è dietro le azioni compiute dal tuo pappagallino e cercherò di darti qualche suggerimento per interagire con lui nel migliore dei modi. Incominciamo!

Il carattere dei pappagalli Calopsitta

I Calopsitta hanno solitamente un carattere gentile, spesso amano essere accarezzati e tenuti in mano. Non amano necessariamente le coccole, ma vogliono semplicemente stare vicino a te e saranno molto felici di vederti. Anche se sono generalmente amichevoli, se infastiditi e poco abituati all’uomo potrebbero beccare.

Un Calopsitta che vive in una voliera di dimensioni adeguate (meglio se con un compagno) e interagisce quotidianamente con il suo proprietario sarà un uccellino felice, socievole e in grado di sviluppare una spiccata intelligenza

Questi pappagallini hanno delle enormi potenzialità, ma hanno bisogno di molta compagnia e se sono lasciati tutto il giorno in gabbia, senza interazioni, possono diventare tristi e arrivare a soffrire di depressione.

Per questo il mio consiglio è quello di acquistare una coppia: garantirai a entrambi gli esemplari una vita migliore e automaticamente anche il loro carattere sarà più socievole e affettuoso.

Se ti stai chiedendo se questi pappagallini legheranno con te, la risposta è assolutamente sì! Giocando con loro ogni giorno e impegnandoti nell’addestramento, riuscirai a creare un bellissimo legame.

Leggi qui per sapere come far uscire in sicurezza i tuoi Calopsitta dalla gabbia.

I Calopsitta sono incuriositi da tutto ciò che li circonda e amano interagire con quello che trovano intorno. Ricordati di preparare alcuni giochini da inserire nella voliera e cambiarli di tanto in tanto, proprio per non farli annoiare.

Come comunicano i Calopsitta?

Per costruire un rapporto con il tuo Calopsitta dovrai sforzarti un pochino per comprendere il suo linguaggio e capire cosa sta cercando di comunicarti.

Sulla base della mia esperienza con questi simpatici pappagalli, ho preparato per te un breve glossario che ti aiuterà a decifrare i gesti del tuo amico pennuto.

  • Gioia: quando un Calopsitta è felice, tiene alzata la cresta ed eventualmente sbatte anche le ali. Un rituale molto simile viene fatto anche dal maschio per corteggiare la femmina.
  • Rabbia: se il tuo Calopsitta ti mordicchia, probabilmente è arrabbiato e non vuole essere toccato. In questi casi, è meglio lasciarlo un po’ da solo per evitare di infastidirlo troppo.
  • Tranquillità: se il pappagallino tiene la testa all’indietro, allunga le ali e abbassa le palpebre, significa che è rilassato. Se noti che inclina anche la testa di lato e la nasconde tra le piume, non fare rumore: significa che si sta addormentato.
  • Attento e vigile: quando il tuo Calopsitta è attento tiene gli occhi ben aperti e alza la cresta.
  • Spaventato: quando un Calopsitta si sente minacciato o spaventato, inizia a svolazzare cercando di scappare e produce dei versi molto forti. Solitamente sono animali che preferiscono scappare anziché attaccare e arrivano a beccare soltanto se messi alle strette.
  • Chiedere affetto: un Calopsitta abituato a interagire con te ti chiederà affetto strusciando la sua testa contro la tua mano. Imparerà in fretta che baci e carezze sono un segno d’amore e… li pretenderà spesso! 

Come puoi vedere, nonostante la loro piccola taglia i Calopsitta sanno come farsi capire: oltre che il loro corpo, sfruttano anche la voce per comunicare. Nel prossimo paragrafo ti spiego come.

I versi dei Calopsitta

Come molti altri uccelli, anche i Calopsitta basano gran parte della loro comunicazione sui suoni. I versi che producono hanno molteplici scopi e variano a seconda della situazione.

Come tutti i pappagalli il verso che il Calopsitta emette si chiama garrito.

Un Calopsitta può emettere un verso per attirare la tua attenzione e chiederti del cibo, delle coccole o perché semplicemente vuole giocare. Nelle situazioni di pericolo, vocalizzano invece il loro spavento.

I Calopsitta producono una varietà di sonorità, tra cui:

  • Urla;
  • Fischiettii;
  • Gemiti;
  • Trilli.

Inoltre non devi dimenticare che i Calopsitta, pur non essendo tra i pappagallini più loquaci, sono comunque in grado di ripetere parole, brevi frasi e melodie musicali, qui ho spiegato come far parlare un Calopsitta.

Vedrai che più tempo trascorrerai insieme al tuo piccolo amico, più imparerete a comprendere l’uno le modalità di espressione dell’altro.

Comportamenti particolari dei Calopsitta: come interpretarli?

Da proprietario di Calopsitta, ti anticipo che ti capiterà di osservare il tuo pappagallino intento a svolgere delle specifiche azioni, con cadenza regolare. Te le spiego ora nel dettaglio.

  • Toelettatura: ogni giorno l’uccellino si prenderà cura di sé, pulendosi il becco e nettandosi le piume. La pulizia è anche un momento di socialità, per questo non è raro vedere due pappagallini che si puliscono a vicenda.
  • Colpire gli oggetti: se il tuo Calopsitta butta giù i suoi giocattoli o altri oggetti quando è con te fuori dalla gabbia, vuole semplicemente attirare la tua attenzione.
  • Appeso a testa in giù: può sembrare buffo, ma è un modo con cui questi uccelli marcano il loro territorio.
  • In piedi su una zampa sola: a vederla, ti sembrerà una posizione scomodissima, in realtà i Calopsitta nascondono una zampa tra le piume per mantenere la temperatura corporea.

Presta particolarmente attenzione, invece, se noti che il pappagallino cammina irrequieto nella gabbia, si strappa il piumaggio con il becco, morde e fa versi di paura senza apparente motivo.

Potrebbero essere un chiaro segnale di stress. Prova a modificare le vostre abitudini, cambia posizione della voliera e fallo uscire un po’ di più. Se continua a non stare bene, rivolgiti al tuo veterinario.

Ora hai proprio tutte le informazioni necessarie per comprendere al meglio il tuo Calopsitta. Ogni giorno che passerai insieme a lui sarà un’occasione per conoscere nuovi tratti della sua straordinaria personalità.

Se vuoi sapere esattamente cosa un Calopsitta può mangiare come snack al di fuori del suo cibo standard, leggi al link.

Autore articolo:

Omero Pessotti
Qui altri miei articoli.

Sono appassionato di Ornitologia e Star Wars, ho adottato e allevato diversi pappagalli, tra cui Parrocchetti, Canarini e Calopsitte. Nel tempo libero scrivo su animalium.it nella sezione uccelli.

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