La gabbia dei parrocchetti è costituita da diversi componenti che dovranno essere puliti e igienizzati almeno una volta a settimana.
La sporcizia infatti, potrebbe compromettere la salute dei nostri pappagallini. Dobbiamo detergere ogni parte con un panno e disinfettante, per poi asciugare bene tutto. Può sembrare un lavoro noioso, ma come spiegato sotto, basterà impostare una routine quotidiana, settimanale e mensile per risparmiare tempo ed energia.
Inoltre, questo assicurerà al tuo parrocchetto una gabbia sempre pulita e confortevole in cui vivere.
Cosa usare per pulire la gabbia?
Scegliere il disinfettante appropriato è molto importante. I prodotti sono spesso troppo aggressivi e possono avere conseguenze anche fatali sui nostri animali.
È sempre bene recarsi nei negozi per animali in modo da trovare detergenti sicuri per la loro salute e che rispondano alle nostre esigenze.
Tuttavia, per le pulizie settimanali, bastano i classici rimedi della nonna. Una soluzione economica ed ecologica è rappresentata dall’aceto bianco.
Una miscela costituita da una parte di aceto bianco e due di acqua, sarà un disinfettante non solo molto efficace, ma anche eco-friendly, perfetto per pulire ogni parte della gabbia dei parrocchetti.
- Con questa miscela, aiutandoci con un panno od una spugna, possiamo igienizzare le sbarre della gabbia, spesso erroneamente tralasciate.
- Il vassoio inferiore della gabbia, i giochi e le ciotole in plastica possono essere disinfettati con acqua calda e sapone.
- Per posatoi ed accessori in legno invece, basta un panno umido.
Come pulire la gabbia
Durante la pulizia della gabbia possiamo spostare altrove i parrocchetti per non creargli troppo stress. Una volta che tutto è completamente asciutto possiamo riporre i parrocchetti nella loro voliera.
Muovendoci a destra e sinistra con il panno infatti, questo si potrebbe spaventare. A mio avviso, se la gabbia è sufficientemente grande, possiamo anche evitare di traslocare gli uccellini.
Normalmente i parrocchetti tenderanno a posizionarsi in alto e, col tempo, impareranno ad abituarsi alla routine di pulizia e ti osserveranno incuriositi mentre strofini tutta la gabbia
Spesso può essere difficile capire da dove cominciare. Ecco alcuni suggerimenti per la pulizia e come integrarli in una perfetta routine.
Pulizia quotidiana
Se la gabbia del tuo parrocchetto è sporca, l’infezione batterica è sempre una brutta possibilità. Per ridurre al minimo il rischio di infezione e salvaguardare la sua salute è necessaria una pulizia quotidiana di base.
Dopotutto, non esistono uccellini che non sporcano! Questi pochi semplici passaggi ti permetteranno di mitigare il disordine e mantenere pulita la gabbia.
Il rivestimento del fondo della gabbia deve essere sostituito regolarmente.
Non è salutare per gli uccelli rimanere tra piume cadute, escrementi e gusci di semi vuoti. Io di solito metto un po’ di carte di giornale sul fondo per rendere il cambio più facile.
Anche le ciotoline per cibo e acqua vanno lavate ogni giorno. Questo impedirà la crescita di batteri potenzialmente nocivi per il tuo animale domestico. Di solito lavo le ciotole con un semplice detersivo per piatti. Ove possibile, le ciotoline possono essere anche poste in lavastoviglie.
Ovviamente, assicurati di sciacquarle accuratamente ed asciugarle prima di riporle nella gabbia.
Sbarre, posatoi e giochi dovranno essere puliti giornalmente usando uno straccio umido. Se lo sporco è particolarmente ostinato, uso un detergente per gabbie.
Pulizia settimanale
Scegli un dato giorno della settimana per completare le pulizie piu’ a fondo. Personalmente faccio così e questo mi aiuta a stare al passo con i compiti di pulizia una volta a settimana.
- Vassoio della gabbia
Il vassoio della gabbia andrà lavato almeno una volta a settimana. Il vassoio è la parte bassa della gabbia, dove posizioniamo la foderatura (giornali ecc.).
Anche in questo caso uso uno straccio umido e del detergente per gabbie o una miscela fai da te.
Alcune gabbie inoltre, hanno una griglia sul fondo, sopraelevata rispetto al vassoio. Questa è atta a far si che semi sgusciati ed escrementi cadano sul vassoio sottostante, permettendo all’uccellino di vivere serenamente tra una pulizia settimanale e l’altra.
Ovviamente dobbiamo pulire anche il fondo gabbia. Solitamente io, dopo aver traslocato i pappagallini, posiziono la gabbia nella vasca da bagno e con l’ugello della doccia scrosto i vari rifiuti che vi si sono seccati.
Poi, con l’aiuto di una spugna e di acqua con sapone, elimino lo sporco più a fondo.
- Posatoi
Anche i posatoi richiedono un attenzione settimanale. Per eliminare i germi che potrebbero essersi accumulati, si lasciano a bagno e successivamente si strofinano.
Avendo posatoi in legno che impiegano quindi un po’ di tempo prima di asciugarsi, di solito ne tengo altri di riserva. In questo modo, semplicemente sostituisco quelli da pulire in modo da lavarli ed asciugarli senza fretta.
- Giocattoli
I pappagalli usano la bocca e il becco per esplorare e giocare. I giochi quindi devono essere sempre puliti.
Almeno una volta a settimana devono essere rimossi, lavati, strofinati e soprattutto asciugati prima di reinserirli nella gabbia.
Anche in questo caso possiamo procurarci giochi diversi da usare a rotazione, settimanalmente. Questo ci permetterà non solo di igienizzare al meglio i giochi, ma anche di non far annoiare i nostri pappagallini.
Pulizia mensile
Una pulizia accurata e completa della gabbia andrebbe fatta almeno una volta al mese.
Se non è troppo grande, possiamo rimuovere tutti gli accessori e lavarla nella vasca da bagno o nella doccia.
Nel caso di gabbie più grandi, se possibile, possiamo spostarle in giardino ed usare il tubo dell’acqua.
In ogni caso, con l’aiuto di una spazzola a setole dure e del detergente, si andranno a strofinare sia le sbarre sia la porzione inferiore della gabbia.
Molto importante: non tralasciare niente! Nessun angolo o insenatura.
Gli spazi tra le grate e gli angoli della gabbia sono il luogo ideale per la crescita dei germi.
Successivamente, risciacquare abbondantemente e lasciar asciugare. Per sicurezza, affinché sia ben asciutta, io passo sempre uno strofinaccio.
I pappagalli, ed in generale gli uccelli, sono animali fragili. Quello che per noi è solo un po’ di umidità, basta loro per un raffreddore.
In linea generale questa è la mia routine di pulizia.
Può sembrare un sacco di lavoro, ma attenendoci a queste poche semplici regole possiamo risparmiare sia tempo che sforzi.
Inoltre, quelli che per noi sono solo pochi minuti al giorno, si trasformeranno in anni di vita extra e salute nel nostro parrocchetto.
Una gabbia pulita ne va della sua longevità.
Cosa fare con un pappagallino quando si pulisce la gabbia?
Se il tuo parrocchetto è addestrato non dovrebbe essere un problema. Dopo aver chiuso opportunatamente le finestre, il pappagallo può esser lasciato libero di svolazzare in casa mentre siamo intenti a pulire la gabbia. Oppure, come preferisco fare per evitare pericoli di ogni genere e pulire con tranquillità, possiamo traslocarlo in una gabbietta di riserva.
Nel caso di esemplari più giovani e non addestrati però, la faccenda si complica.
Catturarli a mano o con un retino, provoca loro un grande stress.
Non dobbiamo però desistere dal pulire! Nei primi giorni, affinché si abitui, possiamo lasciarlo dentro la gabbia. Ovviamente le modalità di pulizia di cui sopra, cambieranno leggermente.
Non possiamo più lavare la gabbia nella vasca o tantomeno con il tubo dell’acqua in giardino. Niente paura però, è più semplice di quel che si pensi.
Spostando la gabbia a terra , possiamo sganciare il vassoio dalla base. Questo farà si che il parrocchetto si posizioni nel punto della gabbia più sicuro. Normalmente, la loro zona di comfort è rappresentata dal trespolo più alto. Una volta che il vassoio è asciutto, possiamo foderarlo con giornali o altro e poi rimontarlo nella gabbia.
Per quanto riguarda le parti interne della gabbia, possiamo aprire leggermente lo sportellino in modo da infilare la mano dentro. Con l’aiuto di un panno possiamo quindi pulire le parti interne o rimuovere giochi e trespoli per sostituirli.
Con molta probabilità, soprattutto i primi giorni, il pappagallo svolazzerà impaurito, ma poi si abituerà alla nostra presenza. In altri casi supervisionerà il lavoro dalla sua comfort zone. Ad alcuni esemplari inoltre, piace stare in gabbia mentre facciamo le pulizie quotidiane.
È sempre bene quindi vedere cosa piace al tuo pappagallino, in modo da pulire la gabbia senza infondergli tanto stress.
Altri suggerimenti per la pulizia della gabbia del parrocchetto
La routine di igiene settimanale è anche una buona opportunità per verificare le condizioni della gabbia e dei suoi componenti.
Attenzione a parti rugginose o pezzi sporgenti.
Inoltre, non meno importante, la pulizia settimanale ci permette di fare un rapido check-up sulla salute dei nostri parrocchetti.
Ad esempio, gli escrementi sono generalmente solidi e di colore bianco-neri. A seconda della dieta del pappagallo, il nero potrebbe tendere al marrone o verde scuro. Se però così non fosse, meglio fare un controllo sul suo stato di salute. Stesso discorso se vediamo che sul fondo della gabbia vi è una maggior quantità di semi rigurgitati.
Come abbiamo detto, non esistono uccellini ordinati.
Tutto il disordine che creerà, cadrà però nel vassoio della gabbia per cui sarà di facile rimozione. Nella fodera del vassoio, oltre ai giornali possiamo mettere sabbia e trucioli di legno. Tuttavia, in questo caso è bene usare alcune accortezze.
I trucioli di legno non dovranno essere trattati, per evitare nel parrocchetto, problemi causati da inalazione o ingestione di questi. Inoltre, i trucioli di legno non dovrebbero essere usati in piccoli spazi (come le gabbie trasportino) od in luoghi poco areati, poiché potrebbero ostruire i seni nasali del pappagallino e rendere difficile la sua respirazione.
Per quanto riguarda la sabbia invece, è bene non lasciare che il parrocchetto possa affondarci i piedi. Spinto dalla curiosità infatti, potrebbe ingurgitarne qualche granello. Questo può portare a tumori o, addirittura, alla morte prematura.
Carta vetrata (abrasiva) e fogli di sabbia per parrocchetti
Per la base delle gabbie si possono inoltre acquistare fogli per ricoprirla, sia di carta vetrata che di sabbia (sand sheet).
Ovviamente nessun negozio di animali tenderà a dissuaderti dal comprare i fogli di sabbia per il fondo delle gabbie.
Tuttavia non sono alternative molto economiche, anche se, in effetti, ti permettono di pulire la gabbia molto rapidamente.
Per quanto riguarda la carta vetrata, è spesso consigliata per fornire al pappagallo un luogo dove farsi le unghie dei piedi. In realtà questo è un mito abbastanza diffuso. A questo proposito, i posatoi in legno forniscono già il supporto ruvido necessario.
Inoltre, se il pappagallino passa molto tempo a camminare sulla porzione inferiore della gabbia, la carta vetrata può procurargli un irritazione ai piedi non indifferente.
Autore articolo:
Omero Pessotti
Sono appassionato di Ornitologia e Star Wars, ho adottato e allevato diversi pappagalli, tra cui Parrocchetti, Canarini e Calopsitte. Nel tempo libero scrivo su animalium.it nella sezione uccelli.