Hai appena adottato un paio di parrocchetti o stai decidendo se farlo, questa guida è quello che ti serve! 

Se hai dei dubbi, in questa pagina troverai tutto quello che ti serve sapere per la felicità e la salute dei tuoi parrocchetti

Comunque prima di decidere se acquistare una coppia di parrocchetti, conoscere le basi e i consigli contenuti in questa pagina sarà fondamentale per te, così da prendere una decisione consapevole.

Troverai in questo articolo informazioni, consigli e trucchi per tenere in salute, felice e cinguettante il tuo parrocchetto, un animale domestico felice equivale a un padrone felice.

Chi può adottare o acquistare un parrocchetto

I parrocchetti sono animali per tutti? Certo che sì, ma la domanda giusta è se tu sei il padrone giusto per loro.

La prima cosa da sapere prima di adottare, o comunque acquistare un parrocchetto, è che non tutti possono avere un parrocchetto. 

Se non hai abbastanza tempo per prenderti cura di un parrocchetto o in generale non vuoi assumerti la responsabilità di allevare e curare un piccolo essere vivente che dipende dalle tue attenzioni, allora questo potrebbe non essere il momento migliore per prendere a casa un parrocchetto.

Essere pronti e responsabili di un parrocchetto o più parrocchetti significa essere pronti a dedicargli attenzioni e cure, tempo sostanzialmente, e anche essere pronti a spendere dei soldi per il suo benessere e la sua crescita.

Inoltre, significa anche “imparare” poiché nessuno nasce pronto per prendersi cura di un parrocchetto, ma con un pò di buona volontà e le informazioni contenute in questa guida ce la farai sicuramente!

Ti dico subito che un parrocchetto in cattività può vivere più di 10 anni, quindi prendersi un paio di parrocchetti non è esattamente un impegno di breve periodo. 

Nel suo arco di vita non solo dovrai assicurarti che abbia sempre cibo, acqua e riparo ma dovrai occuparti anche di portarlo dal veterinario, almeno una volta all’anno. 

Ok, se non ti sei spaventato e stai ancora leggendo fin qui e vuoi saperne di più su come prendersi cura dei tuoi parrocchetti, continua a leggere sotto.

E ricorda che abbiamo creato una guida completa per i principianti, se dopo la vuoi leggere la trovi qui: Parrocchetto Ondulato | Guida e Consigli

Come scegliere il parrocchetto giusto

Due parrocchetti ondulati, anche chiamati parrocchetti australiani o cocorite.

Si certo vuoi un parrocchetto, ma quale? Esistono più di 100 razze di parrocchetti nel mondo.

Il parrocchetto più comune e spesso più venduto e acquistato in Italia è il Parrocchetto Ondulato, che in realtà proviene dalla lontana Australia. 

Gli Ondulati, sono i parrocchetti più comuni poiché sono tra le razze di pappagalli più facili da mantenere in cattività.

Se invece vuoi acquistare un tipo di parrocchetto più raro, preparati a dover cercare di più e spendere un pò di più, e soprattutto preoccupati di individuare un negozio di parrocchetti affidabile.

Comprare un parrocchetto da un negozio di animali che rispetta gli animali e le norme igieniche necessarie, ti farà risparmiare su possibili problematiche di salute del tuo pappagallo.

Quindi quando scegli un negozio di pappagalli, controlla che sia un negozio ufficiale, e che conosca l’esatta provenienza di ogni suo uccello, ovvero da quale allevamento sono stati curati fino al momento dell’acquisto.

Adesso è il momento di trovare il giusto parrocchetto per te!

Quando sarai davanti alla voliera vedrai diversi pappagallini, sappi che i più in salute mostreranno occhi lucenti e vivacità nei movimenti.

Non dovrebbero assolutamente essere sporchi o con le piume arruffate (non sarebbe un buon segno). 

Controlla anche la voliera stessa dove sono ospitati, la sua pulizia e il suo ordine ti daranno un indizio sul livello di salute degli uccelli al suo interno.

I parrocchetti non dovrebbero avere protuberanze evidenti sul corpo e sul becco, e anche essere privi di acari. 

I loro piedi, gli artigli, insomma le zampette, dovrebbero essere in condizioni perfette, poichè spenderanno tutto il giorno in piedi sul trespolo o comunque in arrampicata sulla voliera.

Scegliere un parrocchetto giovane, invece di uno più vecchio, è un ottima idea se hai in mente di crescerlo e addestrarlo.

Se invece ti stai chiedendo se comprare un solo parrocchetto oppure due, ti dico subito di comprarli in coppia.

La personalità del parrocchetto è estremamente sociale, hanno bisogno di un compagno, di un amico della loro specie sempre presente.

Siccome per te è praticamente impossibile vivere costantemente a fianco del tuo parrocchetto, ti raccomando di acquistarli e farli vivere sempre in coppia!

Ecco perché i parrocchetti sono spesso chiamati anche inseparabili.

Se vuoi, puoi tranquillamente acquistare più di due parrocchetti, fa solo attenzione che provengano dallo stesso gruppo di parrocchetti. 

I parrocchetti che sono stati allevati e cresciuti insieme, hanno meno probabilità di entrare in conflitto tra loro, rispetto a parrocchetti che provengono da gabbie, allevamenti e gruppi diversi.

Prendere però troppi parrocchetti può essere un errore, soprattutto se sei alla prima esperienza con questo tipo di animale domestico, dovrai pulire la gabbia più spesso, dargli molto più cibo e si alzerà il rischio di conflitti tra loro all’interno della voliera.

Il numero perfetto non esiste, ma 2 o 3 parrocchetti sono di solito la scelta migliore per chi vuole ospitare in casa i suoi primi parrocchetti.

Cosa dare da mangiare a un parrocchetto

Prendersi cura dei parrocchetti, significa anche sapere esattamente cosa dargli da mangiare nella sua dieta giornaliera.

Se non ci si informa prima su cosa mangiano i parrocchetti, e di cosa dovrebbe essere composta la dieta di un parrocchetto in salute, si rischia di dargli da mangiare solo semi o solo pellet, che non è per niente la dieta ideale.

I parrocchetti, hanno bisogno di una dieta varia.

Ci sono anche dei cibi che non dovresti mai dargli, in quanto rischiano di intossicarli e nel peggiore dei casi potrebbero risultare fatali e causare la morte.

I semi di certi frutti potrebbero contenere tossine, le noci se ammuffite potrebbero fargli molto male, e in genere ogni cibo umano è sconsigliato, qui di seguito alcune cose che devi sapere sulla loro dieta.

Cosa mangiano i parrocchetti?

Una dieta sana ed equilibrata per un parrocchetto in salute dovrebbe essere variegata e formata da semi, verdure, frutta, noci e occasionalmente  biscottini per pappagalli.

La gran parte del cibo giornaliero dovrebbe essere semi e pellet, il restante può essere un po’ di frutta, legumi o verdure.

I semi e i cereali che si possono dare a loro in pasto, sono di molteplici tipologie, dal miglio ai semi di girasole, dal grano saraceno al frumento, semi lino e altre specie di semi. 

I mangimi pellet sono fatti per imitare i semi, e sono spesso mescolati con cereali in modo che forniscano le sostanze nutritive di entrambi.

La frutta come ben sai ha un alto contenuto di zuccheri, quindi non dargliela più di tre volte a settimana, invece delle verdure fresche possono essere servite anche tutti i giorni nella voliera dei tuoi parrocchetti.

Tra la frutta, puoi fargli mangiare senza alcun rischio: la banana, le albicocche, le pesche, le mele (purché prive di semi) e i frutti di bosco

Tra le verdure possono mangiare il cetriolo e la carota, zucchine e anche asparagi.

I legumi aggiungeranno una buone dose di proteine alla dieta del tuo parrocchetto, puoi dargliene delle piccole dosi, per esempio piselli o fagioli cotti.

Cibi da evitare nella dieta del parrocchetto.

Potrebbe succedere, come è successo anche a me, di terminare tutte le scorte di mangime per parrocchetti che tieni a casa, in quel caso potrebbe venirti in mente di dargli in pasto una cosa semplice, come il pane

Purtroppo il pane non è la scelta migliore come cibo per parrocchetti, soprattutto le pagnotte e i pancarrè industriali sono ricchi di conservanti, additivi e zuccheri aggiunti, non adatti alla digestione dei parrocchetti.

Altri cibi per noi umani commestibili, possono essere particolarmente tossici per i parrocchetti, ecco qui una lista dei più comuni nelle nistre case:

  • Cioccolato
  • Avocado
  • Noccioline
  • Fagioli crudi
  • Funghi
  • Foglie di pomodoro
  • Semi e noccioli dei frutti (inclusa la mela)

Insomma come avrai capito, i parrocchetti non sono degli animali onnivori, e la loro dieta deve essere controllata e selezionata.

Quindi ovviamente niente bevande con caffeina, alcolici e bevande gassate e zuccherate, in genere niente che contenga troppi zuccheri o troppo sale.

Purtroppo anche alcune verdure potrebbero essere dannose per i parrocchetti, per il fatto che durante la loro coltivazione hanno ricevuto un grosso quantitativo di pesticidi, per niente adatti allo stomaco di un piccolo pappagallino. 

Per esempio le fragole o gli spinaci possono essere ricchi di questi pesticidi.

Dare dei biscottini ai parrocchetti.

Troverai in commercio una buona scelta di biscottini e snack specifici per parrocchetti, ma esattamente come per gli umani, dovrai dosarli e limitarli per le occasioni speciali, non tutti i giorni.

Contengono spesso semi in grande quantità e miele, che come abbiamo detto aumenterebbe la dose di zuccheri nella dieta del tuo parrocchetto, quindi non esagerare.

Per integrare delle proteine, puoi dare al tuo parrocchetto delle larve secche, ma anche qui con parsimonia e una volta a settimana.

Per l’alto contenuto di zuccheri, la frutta è un ottimo snack e può completamente sostituire i biscottini, 2 o 3 dosi a settimana sono sufficienti. 

Cerca di capire quale frutta preferisce il tuo parrocchetto, ed ecco che avrai trovato il suo biscottino/snack dolce e sano allo stesso tempo.

Acqua da bere

Per essere in salute e idratato, il parrocchetto necessita di acqua a sua disposizione 24 ore su 24.

Ovviamente quest’acqua deve essere cambiata spesso, meglio una volta al giorno

Cambia l’acqua spesso, a maggior ragione se usi un piattino o una ciotolina sistemata direttamente dentro la gabbia per contenere l’acqua, poiché facilmente verrà sporcata dagli escrementi o dal cibo del parrocchetto stesso.

Per questo ti consiglio di prendere un beverino per l’acqua, dove l’acqua rimane pulita e non si contamina almeno per un paio di giorni.

Che tipo d’acqua dare al tuo parrocchetto?

L’acqua del rubinetto va benissimo, almeno che non sia un’acqua estremamente dura (ricca di calcare), in questo caso dagli acqua di bottiglia.

Organizzazione della gabbia

Trovare la giusta sistemazione all’interno della tua casa per il tuo pappagallino è essenziale per la sua salute e la sua sicurezza.

Pensa soprattutto che questi parrocchetti spenderanno quasi tutta la loro vita dentro la voliera, quindi deve essere più spaziosa possibile, più giù troverai le misure specifiche.

Sistema la tua gabbia in una stanza della casa che sia riscaldata, finestrata e vissuta dai membri della famiglia (non nel ripostiglio o nel guardaroba), attento a non posizionarla vicino alla finestra in quanto spifferi d’inverno e sole d’estate possono creare uno sbalzo termico pericoloso per i parrocchetti.

Ogni tanto, dovrai far uscire i tuoi parrocchetti dalla gabbia, per farli visitare dal veterinario o semplicemente per fargli fare un volo in libertà. 

Stai attento, prima di liberarne uno, che nella stanza dove volerà libero non ci siano rischi per lui, come ventilatori oppure fiamme libere dei fornelli.

La gabbia

La grandezza della gabbia deve essere sufficiente per dare ai parrocchetti il giusto comfort, minimo una gabbia dovrebbe misurare 60 centimetri di altezza per 60 cm di larghezza e 60 cm di profondità.

Lo spazio tra le sbarre deve essere tra l’1.3 centimetri e i 2 cm, questo per evitare che il parrocchetto vi rimanga incastrato.

E poi il materiale della gabbia stessa è importante, poiché il parrocchetto australiano usa spesso il suo becco per arrampicarsi sulle sbarre, di certo non vogliamo che ingerisca piombo o zinco in quanto tossici per lui.

Anche le gabbie in bambù non te le consiglio, i parrocchetti le beccano e sul lungo periodo si scaveranno un uscita.

Accessori per la gabbia

Una volta comprata la gabbia la tentazione è quella di riempirla di accessori, almeno io inizialmente ho fatto questo errore, con l’esperienza poi ho trovato alcuni gadget e giochi molto utili, altri per niente.

Se dovessi fare una lista degli accessori più utili e necessari per una nuova gabbia di parrocchetti ti direi questi:

  • Due mangiatoie per semi
  • 1 o 2 beverini per acqua
  • 1 osso di seppia
  • 1 letto per pappagallo
  • Almeno 3 trespoli (posatoi) per pappagallo
  • Un altalena (molto divertente per il tuo volatile)

Una casetta in noce di cocco con scaletta è un ottimo accessorio con doppia funzione, offre un riparo dove rilassarsi, e una scaletta per giocare.

Per la pulizia puoi usare della sabbia sul fondo della gabbia, oppure per evitare lo sporco, della carta apposita per il fondo delle gabbie.

Il materiale di cui gli accessori sono fatti non è rilevante, purché siano prodotti da marchi che usano materiali non nocivi per i volatili.

Giocattoli

Sapere come prendersi cura di un parrocchetto, significa capire che questi volatili si stufano facilmente e possono annoiarsi spesso dentro la gabbia se non hanno stimoli nuovi con cui intrattenersi.

Quindi comprare di tanto in tanto dei giochi nuovi è un’ottima idea, ma che tipo di giocattoli? 

Qui una lista dei giocattoli preferiti dai parrocchetti:

  • Trespoli da arrampicata
  • Masticabili e distruttibili
  • Giochi per foraggiarsi
  • Giochi sonori

Scegli giochi di materiale colorato e dai toni molto accesi se possibile, i parrocchetti sono in grado di distinguere l’intero spettro di colori, anche oltre l’occhio umano.

Fai ruotare all’interno della voliera i diversi tipi di gioco, magari cambiane uno a settimana, così da non annoiare o abituare mai il tuo parrocchetto.

I giochi sono importanti e fondamentali, ma non dimenticare la natura sociale del parrocchetto, nessun gioco sostituisce la presenza di un compagno. 

Se il tuo parrocchetto si trova solo in gabbia per qualche motivo, ti consiglio di posizionare all’interno della gabbia un piccolo specchio, come soluzione di breve periodo.

Salute del parrocchetto

Come capire se il nostro parrocchetto è in salute? 

Innanzi tutto l’appetito, se in generale al mattino mangia con voracità è un buon segno. Nel caso di scarso appetito o inappetenza totale, è probabile che abbiamo un parrocchetto malato o depresso.

La calma in un parrocchetto sano non è contemplata, sono sempre attivi, spesso iperattivi e acrobatici, se è passivo e non risponde agli stimoli per intere giornate c’è qualcosa che non va, fallo visitare subito dal veterinario.

Un parrocchetto sano passa molto tempo a prendersi cura delle sue piume e anche delle piume dei suoi compagni. Il risultato di questa routine di bellezza sono piume sempre brillanti, lisce e in ordine, dalla testa alla coda.

Siccome i parrocchetti possono soffrire di diverse problematiche sulle loro zampette, meglio controllarle spesso. Anche queste devono essere pulite, senza croste o ferite e gli artigli molto lunghi.

La temperatura media di un parrocchetto in salute, dovrebbe aggirarsi intorno i 25 e 27 gradi, come tutti gli animali anche i pappagallini australiani posso avere la febbre, quindi se noti che il tuo pappagallino è molto passivo e al tatto ti sembra caldo, potrebbe essersi ammalato.

Poi se il parrocchetto sta male per la digestione scorretta, te ne potrai accorgere dai suoi escrementi, esattamente come succede agli esseri umani.

Assistenza veterinaria per il parrocchetto

Come abbiamo detto, dovrai sicuramente portare il tuo parrocchetto dal veterinario a intervalli regolari.

in particolare ti devi rivolgere a un veterinario aviario, è un particolare tipo di medico degli animali che ha conseguito un ulteriore titolo di specializzazione, che gli consente di dedicarsi agli uccelli e in particolare a quelli provenienti da posti esotici, come pappagalli e parrocchetti.

Anche se i tuoi parrocchetti ti sembrano felici e in salute, dovresti farli visitare dal veterinario almeno una volta all’anno.

Malattie comuni del parrocchetto

Una delle informazioni più preziose per la salute stessa del tuo parrocchetto è conoscere le malattie più comuni che lo possono aggredire. Conoscere i sintomi di questi disturbi ti aiuterà ad agire tempestivamente.

Questi sono le malattie e i disturbi più comuni che i tuoi parrocchetti potrebbero contrarre:

  • Diarrea
  • Acari
  • Deplumazione
  • Clamidiosi

La clamidiosi dei parrocchetti è una malattia infettiva che si può trasmettere tra pappagallini, come sintomi si noterà nel parrocchetto la perdita di appetito, escrementi verdi, congiuntivite e congestiona nasale.

La deplumazione, ovvero la mancanza di piume o penne sul corpo del volatile, può essere la causa di un periodo di noia e pochi stimoli del tuo parrocchetto, oppure un segno di dieta sbagliata e particolarmente carente di minerali.

La diarrea può verificarsi nel parrocchetto ogni volta che mangia qualcosa di sbagliato per la sua digestione, nel peggiore dei casi è causata da un cibo per loro velenoso o tossico.

Gli acari possono essere dei parassiti comuni nei parrocchetti che vivono in condizioni sanitarie poco igieniche. Potrai vederli a occhio nudo, si noteranno dei puntini bianchi soprattutto sulle zampette, può essere possibile notarli anche sul becco e gli occhi del pappagallo.

Nella cura del parrocchetto, capire quando è il momento di portarlo dal veterinario è di fondamentale importanza, ognuno di questi sintomi qui sotto elencati è un campanello d’allarme, se si verifica anche solo uno di questi sintomi, contatta il veterinario.

  • Mancanza di appetito
  • Occhi gonfi e rossi
  • Congestione nasale
  • Uso di una sola zampetta
  • Diarrea
  • Feci di colore verde
  • Perdita di piume
  • Piumaggio gonfio e scombinato
  • Tosse o disturbi della respirazione
  • Becco sporco
  • Arresto della pulizia delle piume giornaliera
  • Stazionamento sul fondo della gabbia

Se il tuo parrocchetto ha uno di questi sintomi o manifesta uno di questi comportamenti, raggiungi un veterinario.

Come mantenere in salute un parrocchetto

La buona salute e la felicità del tuo parrocchetto, non è garantita solo dagli accessori che gli comprerai e dal cibo che gli darai. 

Per una salute ineccepibile del tuo pappagallo è importante avere una costanza nella pulizia della gabbia e nelle visite al veterinario.

Quindi mantenere la voliera dei tuoi parrocchetti in ottime condizioni di pulizia è fondamentale per la prevenzione di malattie del volatile stesso, e anche per la tua sicurezza.

Le feci di parrocchetto contengono una moltitudine di batteri e germi, esattamente come quelle di altri volatili e mammiferi.

Pulizia della gabbia

Se per caso hai letto da qualche parte che puoi dedicarti alle pulizie della gabbia del tuo parrocchetto una volta ogni due settimane, sappi che è sbagliato. 

Il mio consiglio è quello di pulire bene la gabbia del tuo parrocchetto una volta a settimana.

Ma come si pulisce la gabbia dei parrocchetti?

Strofinare bene la gabbia, sia le sbarre che il fondo con un panno di cotone imbevuto di detergente pet-friendly, ovvero non tossico per i piccoli animali, non dimenticare anche i trespoli, i beverini e le ciotole, all’interno della voliera, anche questi vanno puliti con un disinfettante non tossico.


Anche i giochi, le altalene e i nidi (se possibile) vanno disinfettati come il resto.

Una volta finito di passare al panno e disinfettante tutto, devi fare un secondo passaggio con un altro panno di cotone leggermente umido di sola acqua. 

Questo serve a rimuovere ogni traccia di detergente e disinfettante dalla gabbia e dagli accessori. 

Così anche se usi solo detergenti pet-friendly ridurrai a zero i rischi di contaminazione.

Come far dormire i parrocchetti

Un giovane parrocchetto dormirà dalle 10 alle 12 ore al giorno, soprattutto di notte. Puoi aiutare il ciclo giorno/notte dei parrocchetti coprendo la gabbia con un pezzo di tessuto in cotone o una tenda leggera, verificando di non tappare l’aria alla gabbia.

La tecnica di coprire la gabbia di notte, funziona particolarmente se i tuoi parrocchetti tendono a stare parecchio svegli la notte facendo rumore e dandoti fastidio, la copertura stimolerà la tranquillità e il loro sonno.

E normale però che un parrocchetto possa dormire anche durante il giorno (beati loro!), potresti trovarli in piedi sul trespolo con gli occhi chiusi, oppure in piedi su una sola zampa, altri invece nascondono la testa sotto la propria ala, per schiacciare un pisolino.

Toelettatura del parrocchetto

Tutti i parrocchetti prima o poi devono essere toelettati, se però in questo campo non hai esperienza ti consiglio di rivolgerti al tuo veterinario per mostrarti come fare, oppure a un allevatore con esperienza nel campo della toelettatura del pappagallo.

Questo perchè con tolettatura del volatile si intende principalmente il taglio degli artigli.

Per le “unghie” del parrocchetto esistono dei trespoli specifici che contribuiscono a limare gli artigli, quindi potresti anche non doverle tagliarle tu direttamente.

Variare la dieta

Proprio come noi umani, anche i nostri amici parrocchetti si annoieranno e si deprimeranno se mangeranno tutti i giorni lo stesso cibo.

Quindi per essere sicuri che la dieta contenga un buon mix di tutti i nutrienti e allontani la noia, varia il più possibile!

Come abbiamo detto la base della nutrizione di un parrocchetto prevede pellet e semi vari, ma è consigliato aggiungere saltuariamente un osso di seppia, della frutta fresca, verdura fresca e un blocco minerale per parrocchetti.

Se vuoi prevenire ogni possibile deficit proteico nei tuoi pappagallini, ogni tot giorni potresti servirgli dei legumi cotti.

Stessa cosa per la frutta, che come abbiamo scritto sopra, visto l’alto contenuto di zuccheri non deve essere servita al parrocchetto più di una o due volta a settimana.

Ancora una volta ribadisco di non abituare il parrocchetto agli stessi alimenti nel tempo, ma di variare in continuazione.

Cambia spesso i loro giocattoli

Una volta che hai riempito il pancino del tuo parrocchetto e soddisfatto il suo appetito è l’ora dello svago e del gioco. 

Come per la dieta anche sul gioco i parrocchetti si stufano presto se non stimolati da accessori e giochi sempre diversi.

Facendo giocare il tuo parrocchetto con giochi sempre diversi, capirai i suoi gusti e le sue inclinazioni verso magari un’altalena o una scaletta, giochi con campanelle e sonagli oppure giochi masticabili e distruttibili.

Ti consiglio di acquistare un set di giochi variegato e farli ruotare, osservando il modo in cui il pappagallo vi interagisce, capirai subito cosa preferisce e lo stimola di più.

Quindi se inserisci due giochi nella voliera, dopo pochi giorni cambiali con altri due nuovi e così via con varianti e colori sempre diversi, è molto importante per la sua attività quotidiana.

Portalo dal veterinario

Si, i parrocchetti devono essere portati dal veterinario, esattamente come ogni animale domestico, ti consiglio una volta ogni tre mesi.

Se hai appena preso il tuo primo parrocchetto o coppia di parrocchetti, è sicuramente meglio fare subito una prima visita dal veterinario.

Il veterinario li esaminerà e ti saprà dire se sono in salute, in più ti darà preziosi consigli che ti aiuteranno a mantenere i tuoi pappagallini in salute.

Senza dimenticare ovviamente le visite regolari per la cura delle zampette e degli artigli, anche se non tutti i parrocchetti potrebbero averne bisogno.

Come fare amicizia con un parrocchetto

Gli stimoli costanti di cui il parrocchetto ha bisogno, devono provenire anche dal gioco con te, quindi gioca e interagisci col tuo parrocchetto, in modo che col tempo si abitui e si fidi della tua presenza, è fondamentale.

Socializzare con un parrocchetto richiede tempo e impegno, il momento migliore per iniziare questo percorso è quando il parrocchetto è ancora giovane.

Nel primo anno di vita, avviene il processo di imprinting nel parrocchetto pulcino, ovvero è il momento della vita del parrocchetto in cui imparerà di più e si formerà a livello caratteriale.

Ecco alcuni consigli per aiutarti a socializzare e fare amicizia col tuo parrocchetto:

  1. Offrirgli diversi tipi di cibo, direttamente dalle tue dita, anche attraverso le sbarre della voliera.
  1. Sposta la voliera in diverse stanze della tua casa ogni tre giorni, così mostrerai loro diverse situazioni e saranno più consapevoli e sicuri di se.
  1. Parlagli spesso, soprattutto la mattina, se non possibile parlargli tutte le volte che hai tempo, o mentre gli dai da mangiare un pezzettino di frutta.
  1. Inserisci nella gabbia dei giochi, come altalene e scalette e altri ostacoli, soprattutto quando esci di casa per andare a lavoro e restano soli per diverse ore.
  1. Ogni tanto, sempre quando sei fuori casa, lasciagli la televisione accesa per intrattenerli.
  1. Lasciar volare il tuo parrocchetto fuori dalla gabbia ogni tanto è consigliato, ancora di più nel primo anno di età, ma ci sono alcune accortezze di cui dovrai tenere conto quando deciderai di farlo.

Lascialo libero di volare (in casa)

Lascia i tuoi parrocchetti liberi solamente in stanze della casa “sicure per il volo”, ovviamente le finestre devono essere ben chiuse.

Le finestre aperte sono solo uno dei pericoli per il volo libero di un parrocchetto all’interno della casa,  ecco una check-list delle cose da controllare prima di lasciarli uscire dalla gabbietta.

  • Chiudi porte e finestre della stanza 
  • Stacca le tende poiché potrebbero intrappolare il parrocchetto
  • Assicurati che non ci siano altri animali nella stanza, cani, gatti ecc.
  • Togli ogni pianta o fiore che può essere mangiata dal parrocchetto
  • Spegni ventilatori, condizionatori, termosifoni e pale da soffitto.
  • Togli dalla stanza oggetti appuntiti o affilati.
  • Chiudi armadi e cassetti vari, che potrebbero intrappolare i parrocchetti

Con le giuste accortezze ogni stanza della tua casa può essere adatta al volo del tuo parrocchetto, ma escluderei cucina e camere da letto per una questione di igiene e sicurezza.

Insegnargli a parlare

Insegnare a parlare al tuo parrocchetto può essere difficile, ma se gli dai i giusti tempi e ti armi di pazienza potrai riuscirci.

Quando ti dedicherai a queste “chiacchiere” con il tuo pappagallo assicurati che sia tranquillo e non agitato da fattori esterni, meglio farlo al mattino dunque, quando sarà riposato e relativamente calmo e ben disposto.


Ecco alcuni passaggi per insegnare al tuo parrocchetto la sua prima parola:

  1. Inizia con una parola semplice e corta, per esempio il suo nome.
  2. Ricompensalo durante la sessione con piccoli bocconi del suo cibo preferito, anche se non parla.
  3. Non insistere oltre i 20 minuti al giorno con queste sessioni. 
  4. Abbi pazienza e costanza.

La verità è che non tutti gli esemplari di parrocchetti possono parlare, può dipendere dalla razza del parrocchetto, ma anche dalla sua età di adozione.

Se non parla non è un problema, ma sappi che potrebbe valer la pena continuare a insistere almeno per un paio di mesi.

Come capire se il tuo parrocchetto è felice

Tutto quanto ci siamo detti fino ad ora, è fondamentale per la felicità del tuo parrocchetto, ma come riconoscere se il tuo parrocchetto è felice?

Il linea generale, i parrocchetti sono animali socievoli e iperattivi, svolazzano per la voliera, si arrampicano, beccano e in coppia interagiscono e cinguettano tra loro.

Ogni parrocchetto felice e in buona salute dimostra questo tipo di comportamento unito a tanta curiosità. 

Un parrocchetto felice cinguetta, anzi canta e tecnicamente garrisce, in diversi modi e tonalità, frequenze molto diverse e dinamiche.

Ovviamente tutta questa felicità gli porterà appetito, ecco perché beccheranno spesso del cibo, anche mentre giocano.

Al contrario di tutto questo, un parrocchetto triste e depresso avrà un comportamento molto passivo, poco appetito, svogliatezza e un aspetto generale arruffato.

Potresti notare anche un cambiamento nelle loro feci, nell’aspetto delle loro zampe e nelle piume, poiché il parrocchetto malato smetterà di pulirsi e di lisciarsi le piume.

Non ti far spaventare da tutte queste possibilità, in linea generale mantenere un parrocchetto in salute e felice non è troppo complicato.

Se si osservano le regole generali indicate sopra e si viene seguiti da un veterinario, vedrai che tra te e i tuoi parrocchetti si instaurerà un rapporto di amicizia e complicità.

Autore articolo:

Omero Pessotti
Qui altri miei articoli.

Sono appassionato di Ornitologia e Star Wars, ho adottato e allevato diversi pappagalli, tra cui Parrocchetti, Canarini e Calopsitte. Nel tempo libero scrivo su animalium.it nella sezione uccelli.

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