Tutto quello che riguarda l’accoppiamento dei parrocchetti e la riproduzione dei parrocchetti può essere ignorato dalla maggior parte delle persone che possiedono un singolo parrocchetto e non sono interessate a trovargli un compagno.

Ma chi possiede una coppia di parrocchetti ed è interessato a capire come comportarsi in caso di accoppiamento o deposizione delle uova, dovrebbe conoscere le basi che qui ti spiegherò.

Qui trovi una guida che va dall’accoppiamento alla fase di gestazione dei pulli (i pulcini di parrocchetti) in modo che tu possa capire il come fare e tutte le cose da evitare in questo delicato periodo per i tuoi parrocchetti.

Quindi qual’è il periodo di accoppiamento per un parrocchetto?

Quando i parrocchetti saranno pronti per accoppiarsi li vedrai stare spesso vicini sul trespolo. 

La femmina di parrocchetto potrebbe rigurgitare parti del suo cibo verso il maschio e terrà spesso la coda dritta verso l’alto. 

L’accoppiamento dei parrocchetti di solito avviene in primavera, la stagione in cui i parrocchetti sono più attivi.

Qui sotto ti spiegherò più nel dettaglio come funziona il periodo di accoppiamento e fecondazione delle uove nei parrocchetti.

Come allevare i parrocchetti

Prima di proseguire, la cosa più importante da ricordare per chi ha intenzione di allevare parrocchetti è quella di far accoppiare solo esemplari sani e in piena forma, assicurati quindi che siano parrocchetti sani e assolutamente privi di malattie.

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Segui i prossimi punti per sapere come si allevano dei parrocchetti a casa:

1. Devi essere sicuro del sesso dei tuoi parrocchetti

Ovviamente solo una coppia di parrocchetti formata da un esemplare maschio e uno femmina potrà accoppiarsi dando vita a dei piccoli di parrocchetto.

Il fatto che due parrocchetti nella stessa gabbia vadano molto d’accordo e siano legati l’uno con l’altro non significa che siano una coppia maschio/femmina. 

Potrebbero essere due femmine oppure una coppia di parrocchetti maschi, quindi prima di tutto assicurati di indentificare il sesso della coppia dei tuoi volatili.

Fortunatamente i parrocchetti sono sessualmente dimorifici, ovvero i maschi e le femmine sono esteticamente diversi fra loro e per questo abbastanza facili da distinguere.

A sinistra un maschio di Parrocchetto con cera blu e liscia. A destra una femmina di Parrocchetto con cera marrone e ruvida.

Maschi di Parrocchetto: per capire se un parrocchetto è maschio osserva la sua “cera”, ovvero la maschera che si trova sopra il becco, dove ha le narici. Se il tuo parrocchetto ha la cera e le narici blu è un maschio.

Femmina di Parrocchetto: Anche le femmine di parrocchetto mostrano una cera blu, ma sarà di un blu chiaro e intorno alle narici, avranno dei cerchi più chiari. Quando la femmina non sarà più adolescente, la cera diventerà marrone, e la sua superficie sarà più ruvida.

2. Fai in modo che i parrocchetti leghino, prima di accoppiarsi.

Il legame tra i due parrocchetti è fondamentale che si crei, affinché ci possa essere una fecondazione.

Se stai cercando di ottenere dei piccoli di parrocchetto con un piumaggio di un colore specifico, dovrai cercare due parrocchetti con quel piumaggio e fare in modo che leghino e si riproducano.

Una volta scelta la tua coppia di parrocchetti quindi, sistemali in una gabbia abbastanza spaziosa, poichè come prima cosa dovranno abituarsi a vivere insieme.

Una volta che i parrocchetti hanno legato, li vedrai spessissimo vicini sullo stesso trespolo, e inseguirsi e giocare a vicenda.

Potrai essere sicuro al 100% del loro legame quando vedrai il maschio offrire del cibo alla femmina, è un segnale abbastanza inequivocabile che i due esemplari si vogliono bene e sono prossimi all’accoppiamento.

3. Aspetta che raggiungano la maturità affinché possano accoppiarsi e allevare.

I parrocchetti raggiungono la maturità verso l’anno di età, un modo per esserne sicuri e quello di osservare la cera del parrocchetto femmina, se la sua cera è marrone e ha una texture ruvida, allora è pronta ad avere dei piccoli parrocchetti. 

Puoi cominciare a pensare a sistemare il nido in legno per parrocchetti.

Accessori per l’allevamento 

Immettere nella gabbia i giusti accessori incoraggerà e favorirà l’allevamento. La lista qui sotto ti dará una panoramica degli accessori necessari per l’inizio dell’allevamento.

Gabbia per allevamento

La gabbia dovrebbe essere abbastanza spaziosa e avere doppia entrata, una per agganciare il nido in legno e una per permettere ai parrocchetti e alla tua mano di entrare e uscire.

Dentro la gabbia dovresti sistemare più di un trespolo, appendere un osso di seppia e inserire anche un blocco minerale,questi due saranno fondamentali per l’apporto di calcio e minerali di cui la femmina avrá molto bisogno.

E come in ogni gabbia non dovrà mancare il beverino con l’acqua sempre fresca.

Nido per parrocchetti domestici

Esistono nidi per pappagalli in tantissime forme e dimensioni diverse, di solito ognuna è specifica per una razza di pappagalli.

Quelli per parrocchetti sono in legno e hanno una forma rettangolare, con una apertura rotonda e un piccolo affossamento all’interno per contenere e raccogliere le uova deposte.

Molte scatole/nido hanno un tetto apribile, per permetterti di controllare di tanto in tanto l’interno del nido e le uova stesse.

Materiale per nido

Per questo scopo devi usare un materiale che sia sicuro per il tuo parrocchetto e i suoi piccoli, alcuni che posso consigliarti sono:

  • Trucioli di legno
  • Giornale fatto a pezzettini
  • Strisce di carta
  • Ramoscelli secchi
  • Segatura

Consiglio sulla luce solare

I parrocchetti come molti volatili necessitano di 12 ore di luce e 12 ore di buio, durante la gravidanza se le giornate lo permettono puoi esporre alla luce i tuoi parrocchetti qualche ora in più del solito.

La luce in più aiuterà la femmina a sintetizzare vitamina D, che le farà produrre uova dal guscio forte.

Dieta per l’allevamento

Quando alleverai dei parrocchetti, non dovrai far mancare ai tuoi volatili, varietà di cibo e quantità

La quantità di cibo fresco e sano che i tuoi parrocchetti dovranno mangiare farà la differenza, più sarà un alimentazione ricca e completa più ci sarà la possibilità che vogliano fare un nido insieme.

Cerca di orientare la dieta giornaliera verso cibo molto morbido, li aiuterà a mettersi nell’idea di allevare e sarà anche utile per quando dovranno nutrire i piccoli pulli.

Dandogli da mangiare del cibo soffice ti assicurerai una nutrizione ottimale anche quando si schiuderanno le uova.

La dieta dovrebbe essere strutturata così:

Acqua fresca in abbondanza:

L’acqua sporca può essere un punto di entrata per batteri e funghi. Dovresti assicurarti di cambiare il piatto dell’acqua almeno 3 volte al giorno, oppure ogni volta che ti accorgi che è sporco.

Verdure e frutta fresca, biologiche

Alcune scelte salutari per nutrire la tua coppia di parrocchetti comprendono broccoli, carote, piselli, mais, mele, bietole, cavoli, banane, patate dolci cotte e peperoni. 

Non dargli frutta o verdure che sono state coltivate con l’ausilio di pesticidi o fertilizzanti chimici.

Assicurati di lavarle e tritarle prima di offrirle ai tuoi volatili. 

Uova cotte e tritate

Le uova forniscono proteine ​​e sono un alimento più morbido rispetto ad alcune verdure o frutta. 

Un buon motivo per servire cibo più morbido renderà più facile al tuo parrocchetto maschio nutrire la femmina. Puoi anche tritare i gusci delle uova e darglieli perché forniranno calcio per la femmina.

Mix di semi di alta qualità per parrocchetti: 

i semi non sono essenziali per la dieta dei parrocchetti, ma possono farne parte, purché siano di qualità. Scegli qualcosa che sia vario e composto da diversi tipi di semi e Omega3.

Mix di pellet di alta qualità per parrocchetti: 

I pellet possono nutrire completamente il tuo pappagallo, ad ogni beccata. Assicurati di tenere il cibo pellet sempre disponibili per la tua coppia di parrocchetti.

In generale, butta via qualsiasi cibo avanzato, che è rimasto in gabbia per due o tre ore e sostituiscilo con cibo fresco. Così sarai sicuro che i tuoi uccelli non ingeriscano qualcosa che potrebbe essere marcio.

Fecondazione e produzione di uova

Una volta che la tua coppia di parrocchetti è sistemata nella loro gabbia con tutto il necessario per l’allevamento, sarà solo questione di tempo prima che inizino a riprodursi.

Se sei solito giocare con loro, ti consiglio di interrompere completamente qualsiasi allenamento o gioco. 

Quando la femmina è pronta per riprodursi, si sporge in avanti sul trespolo e poi solleva leggermente la coda

Il maschio si posiziona quindi sopra la femmina e strofina il suo ventre contro la femmina per poterla fecondare.

La covata di una femmina di parrocchetto sarà composta in media di quattro o cinque uova.

Processo di incubazione

Una volta che la femmina ha deposto le uova, inizierà a sedersi sopra di esse per covarle, potrebbe decidere di non covare finché non ha circa due o tre uova nel nido. 

Ogni uovo si schiuderà dopo circa 18 giorni dalla deposizione.

Controllo della fertilità

Le uova alle volte possono non essere fertili e quindi non dare vita ad alcun pullo.

Un modo per assicurarsi che l’uovo sia fertile o meno è quello di prenderlo delicatamente e illuminarlo con una torcia guardandolo in controluce, se vedi un alone giallo con delle linee rosse all’interno, allora l’uovo è fertile, se vedi solo un alone giallo allora è un uovo non fertile.

Nel tempo, le uova diventano opache, il che renderà difficile vedere qualcosa in controluce al loro interno, anche con la torcia.

Sebbene sia importante controllare la fertilità delle uova, è meglio non disturbare spesso il nido poiché la madre potrebbe decidere di abbandonarlo se lo disturbi troppo.

Prendersi cura dei piccoli parrocchetti

Una volta che le uova si saranno schiuse dovrai decidere come allevare i pulli di parrocchetto.

Puoi fare in due modi, o lasci che i genitori allevino i pulli da soli, oppure dai da mangiare ai pulli tu stesso, procedendo con l’allevamento a mano.

Lasciare allevare ai genitori i loro pulli

Una volta nati, i pulli di parrocchetto sono piuttosto piccoli e minuti, può essere difficile per chi non è esperto maneggiare e nutrire a mano queste creaturine.

Se non hai esperienza a riguardo, è meglio lasciare che ci pensino i genitori.

È normale che i parrocchetti maschi si mettano a nutrire la femmina affinché esca dal nido, una volta che il maschio la nutre, lei tornerà nel nido a dare da mangiare ai suoi piccoli.

Allevamento a mano

Se decidi di nutrire e allevare tu stesso i pulli “a mano”, dovresti sapere che l’alimentazione manuale comporta il prelievo dei pulcini dal nido solo una volta passati i 21 giorni di età dei pulli.

Dovranno quindi essere collocati in un incubatrice commerciale, o in una fatta in casa che possa mantenere i piccoli al caldo fino a quando non avranno il corpo interamente ricoperto di piume.

Una volta che i pulcini hanno raggiunto l’età di 21 giorni, dovranno quindi essere alimentati da te con la pappa da imbecco, attraverso una piccola siringa senza ago ogni 3/4 ore.

La maggior parte delle pappe da imbecco per pappagalli hanno istruzioni integrate nella confezione con informazioni su quanto spesso dovresti nutrire i tuoi pulcini man mano che crescono giorno dopo giorno.

La pappa dovrebbe essere data sempre tiepida, la temperatura media assicura che non bruci i pulli, ma sarà comunque abbastanza tiepida da poterla digerire.

Suggerimenti per l’alimentazione a mano del pullo di parrocchetto

  • L’alimentazione sarà più facile se ti posizionerai frontalmente rispetto al becco del pullo
  • Dovrai inserire la punta della siringa, molto delicatamente, nel lato destro del becco del pullo e poi passare al lato sinistro.
  • Una volta che stai lentamente premendo la siringa, guarda la testa del pullo, si muoverà su e giù mentre ingoia la pappa. 
  • Dargli da mangiare diventerà più facile nel tempo, assicurati solo di non riempirgli il becco e la bocca con la pappa, possono soffocare molto facilmente.
  • Una volta che il pulcino ha finito di mangiare, assicurati di eliminare qualsiasi avanzo di pappa che sia uscita dalla sua bocca, puoi farlo con un tovagliolo di carta umido.
  • Man mano che i pulli crescono, le pappe diventeranno più lunghe e i pulli potrebbero anche richiedere meno pasti durante il giorno, ti accorgerai che a un certo punto, mangeranno praticamente da soli.

Suggerimenti per porre fine all’allevamento

La cosa più semplice da fare se vuoi smettere di allevare, è mettere i tuoi parrocchetti in gabbie separate

Questo gli impedirà di avere uova fecondate, anche se la femmina potrebbe continuare a deporre uova, che sicuramente non saranno uova feconde visto l’assenza del maschio.

Ecco altri suggerimenti che puoi seguire per cessare l’attività di riproduzione:

  • Limita la quantità di luce giornaliera, coprendo la gabbia dei tuoi parrocchetti intorno alle 18:00, puoi ingannare il suo corpo facendogli pensare che non sia la stagione degli amori.
  • Rimuovi dalla gabbia il nido, questa è l’azione più utile da intraprendere per la prevenzione, togliendo il nido toglierai l’opportunità di nidificazione.
  • Limitare il tipo di cibo, quello che stimola l’accoppiamento è fornire una varietà di cibi ricchi di nutrienti. In natura, durante i mesi non riproduttivi, le opzioni di cibo sono molto limitate, quindi cerca di fare lo stesso a casa.

Domande correlate:

Come sapere quando un parrocchetto sta per deporre le uova? 

Il parrocchetto femmina inizierà a sfilacciare la carta sul fondo della gabbia per fare un nido, quindi inizierà a sforzarsi stazionando sul fondo della gabbia. Questi sono segnali chiari che una femmina di parrocchetto sta per deporre le uova.

Quante uova depone di solito un parrocchetto? 

Un parrocchetto femmina di solito depone 4-6 uova. Le uova vengono deposte a giorni alterni fino a quando non ci saranno più uova da deporre. Il numero di uova che vengono deposte può variare.

Cosa fare dopo che il parrocchetto ha deposto le uova? 

Dopo che il tuo parrocchetto ha deposto le uova, assicurati che siano in un luogo sicuro, come il nido. Verranno covate dal parrocchetto e dopo 22-30 giorni si schiuderanno

Autore articolo:

Omero Pessotti
Qui altri miei articoli.

Sono appassionato di Ornitologia e Star Wars, ho adottato e allevato diversi pappagalli, tra cui Parrocchetti, Canarini e Calopsitte. Nel tempo libero scrivo su animalium.it nella sezione uccelli.

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