Il Calopsitta è uno dei volatili da compagnia più apprezzati e ricercati. Questi pappagallini sono molto longevi, ma è necessario riservargli le giuste attenzioni per salvaguardare la loro salute. Ci sono, infatti, parecchie patologie che possono minacciare il loro benessere e una di queste è il raffreddore.
I Calopsitta, soprattutto in particolari periodi della loro vita come quello della deposizione delle uova, possono avere un sistema immunitario indebolito ed è molto facile che contraggano virus e prendano il raffreddore.
Agire tempestivamente fin dai primi sintomi è fondamentale per evitare complicazioni, anche gravi.
Continua la lettura di questo articolo per approfondire l’argomento e scoprire quali sono i primi sintomi del raffreddore nei Calopsitta.
Ho il raffreddore. Posso trasmetterlo al mio Calopsitta?
Sì, è possibile. Se il tuo piccolo amico ha il raffreddore, non potrà contagiarti, mentre è possibile che avvenga il contrario. Per questo se non stai tanto bene ti consiglio di non stare troppo vicino al tuo Calopsitta e di evitare i contatti diretti, in modo che i tuoi germi non entrino nella gabbia.
Se hai raffreddore e mal di gola, prima di dare da mangiare al pappagallino e di pulire la sua gabbia lavati bene le mani ed evita di tossire e starnutire nelle sue vicinanze.
In generale, per proteggere il più possibile il tuo pappagallino dai virus, cerca di rafforzare il suo sistema immunitario, garantendogli sempre una dieta sana e bilanciata.
Calopsitta raffreddato: i sintomi
La sintomatologia legata al raffreddore nel Calopsitta è piuttosto ampia e include naso che cola, starnuti, secrezioni purulente da naso e occhi e cambiamenti nella voce.
In alcuni casi, potrebbe accadere che il Calopsitta non mostri nessuno di questi sintomi ma appaia stanco, letargico, tiene gli occhi chiusi e il piumaggio si indebolisce e cade.
Se invece il tuo Calopsitta si strappa le piume, leggi l’articolo al link.
Nei prossimi paragrafi ti spiegherò quali sono i sintomi del raffreddore nei Calopsitta in maniera più approfondita.
Temperatura corporea
La febbre può essere un primo sintomo del raffreddore. Solitamente, questi pappagallini hanno una temperatura corporea di 41 gradi, mentre le loro zampette hanno una temperatura compresa tra i 37 e i 39 gradi Celsius.
Se il tuo pappagallino ha l’abitudine di posarsi sul tuo dito o sulla tua mano, noterai facilmente se le sue zampre sono particolarmente calde e di conseguenza, significa che ha la febbre.
Lo stato degli occhi
Un uccellino in salute ha gli occhi ben aperti e luminosi. Se, invece, gli occhi del tuo Calopsitta sono semichiusi o lacrimano, molto probabilmente è raffreddato.
Dorme troppo
Proprio come noi, anche i Calopsitta tendono a dormire di più quando non stanno molto bene, leggi qui per sapere come dormono i Calopsitta.
Respiro affannoso
Il raffreddore, se trascurato, può sfociare in disturbi respiratori più seri che impediscono all’animale di respirare correttamente e rendono il suo respiro affannoso. Se noti che il tuo Calopsitta fa fatica a respirare, portalo al più presto dal veterinario.
Secrezioni nasali
Anche le secrezioni nasali cambiano colore e consistenza quando il volatile è raffreddato, diventando dense e giallastre.
Puoi pulire il naso del tuo Calopsitta utilizzando un detergente: in questo modo lo aiuterai a svuotare le sue narici, operazione che in autonomia non riuscirebbe a fare. Presta però attenzione a non spostare il muco verso gli occhi, per evitare che sorgano infezioni.
Perdita del piumaggio
Un uccello malato smette di prendersi cura del suo piumaggio. Se noti che le piume del tuo Calopsitta sono arruffate, sporche e stanno iniziando a cadere, è un problema che non va sottovalutato perché significa che l’animale sta davvero soffrendo molto.
Le piume infatti, sono fondamentali per la sopravvivenza del volatile e se lui smette di prendersene cura, significa che la malattia lo sta invalidando parecchio. Consulta quindi tempestivamente il tuo veterinario.
Starnuti frequenti
Se noti che il tuo Calopsitta starnutisce di frequente, molto probabilmente è raffreddato. Gli uccelli non hanno il diaframma e quindi non possono tossire, ma sono in grado di starnutire. Presta attenzione a questo sintomo, perché come accade anche per noi, è spesso correlato al raffreddore.
Perdita di peso
La perdita di peso negli uccelli è correlata a diverse patologie. Se il tuo Calopsitta è dimagrito molto, portalo subito dal veterinario perché il raffreddore potrebbe essere degenerato in una patologia più grave.
Diagnosi e trattamento del raffreddore
Se il tuo volatile presenta alcuni dei sintomi che abbiamo elencato, molto probabilmente ha il raffreddore. In questi casi è fondamentale consultare un veterinario esperto in animali esotici, per evitare che la malattia peggiori.
Evita il fai-da-te e i rimedi casalinghi: il raffreddore, se non curato può portare l’animale alla morte.
Il veterinario dopo una prima visita del volatile, prescrive la cura più corretta, ad esempio dei farmaci antibiotici e potrebbe anche apportare delle modifiche alla sua dieta.
Se sospetti che il tuo Calopsitte abbia il raffreddore, non perdere tempo e contatta uno specialista.
Se vuoi sapere quanti anni può arrivare a vivere un Calopsitta e come allungare la sua vita, leggi l’articolo al link.
Autore articolo:
Omero Pessotti
Sono appassionato di Ornitologia e Star Wars, ho adottato e allevato diversi pappagalli, tra cui Parrocchetti, Canarini e Calopsitte. Nel tempo libero scrivo su animalium.it nella sezione uccelli.