Si, anche i pappagalli piangono, l’ho scoperto anni fa con uno dei pappagallini che mi è stato regalato, ma non lo fanno come ti aspetteresti.

Un giorno infatti mi sono accorto che qualcosa non andava, il mio pappagallo faceva dei versi e dei suoni simili a un grido di dolore o un pianto, quindi mi sono informato dal veterinario che mi ha spiegato alcune cose, che adesso ti dirò. 

Innanzitutto il mio pappagallino inizio ad avere atteggiamenti strani e particolari. 

Infatti emetteva versi che prima non avevo mai sentito e, cosa ancora più evidente, perse l’appetito, il veterinario mi spiegò tutto.

Il pianto dei pappagalli è diverso da quello umano, sebbene abbiano condotti lacrimali, i pappagalli non lacrimano, ma manifestano il loro dolore vocalizzando, il verso è simile a quello di un grido. Invece di piangere, i pappagalli sofferenti assumono comportamenti abbastanza riconoscibili.

Così ho imparato che ci sono vari modi con cui un pappagallino dimostra la sua sofferenza, e sono i seguenti: 

  • Vocalizzano grida per esprimere dolore, simile ad un grido umano per intenderci 
  • Autodeplumazione, ovvero si strappano le penne da soli.
  • Si automutilano 
  • Perdono l’appetito 
  • Si isolano in un angolo o sul fondo della gabbia

Perchè il pappagallo lacrima? 

Questa è una cosa molto interessante, io stesso non lo sapevo, perché sappiamo che normalmente in natura, se un essere vivente è triste, piange… ma non il pappagallo!

Ecco perché è fondamentale capire in che modo mostrano la loro sofferenza poiché questo potrebbe non essere sempre immediato per noi. 

Ma devi sapere che possono comunque piangere anche loro, ma per motivi diversi, ovvero lacrimano per detergere e proteggere i loro occhi dalla sporcizia e dalla polvere, e il loro modo di pulirsi gli occhi. 

Gli occhi dei pappagalli sono sensibili e delicati, lacrimare è il loro modo per tenerli puliti ed evitare possibili problemi e malattie agli occhi, come queste: 

  • Congiuntivite
  • Infezioni batteriche o fungine 
  • Traumi da corpi estranei 
  • Psittacosi (la febbre da pappagallo) 

Come comunicano le loro emozioni i pappagalli? 

Innanzitutto è bene sapere che non sono come noi, i pappagalli non provano le nostre stesse emozioni, almeno non tutte quelle che proviamo noi, tuttavia quando ne hanno le manifestano tramite dei comportamenti ben precisi, ovvero : 

  • Il Preening: lisciarsi le piume
  • L’accovacciamento o il gonfiaggio delle piume 
  • L’atto di mordere
  • Condivisione del cibo (tramite rigurgito)

Questa non è una lista completa dei comportamenti con cui esprimono emozioni, se vuoi saperne di più leggi questo articolo.

Ma per tornare al motivo del loro pianto, ovvero delle loro grida,  concentriamoci sull’emozione più frequente nei pappagalli.

La paura: l’emozione più frequente nel pappagallo

Lo avresti mai pensato? Nemmeno io sinceramente eppure ho imparato anche questo grazie al mio pappagallino.  

Loro provano paura quando sentono altri animali, oppure urla di bambini un po’ troppo vivaci, o ancora se sentono rumori particolari, se ci sono insetti intorno alla loro gabbia o se vedono luci particolari.

Questi agenti esterni lo spaventeranno e lui griderà per esprimere paura e mettere in guardia i suoi simili o il suo padrone.

Sono animali molto intelligenti e in natura possono essere delle prede, per questo hanno una spiccata sensibilità dal punto di vista uditivo e anche visivo. 

Cosa fare se il pappagallo ha paura?  

Me lo sono chiesto più volte, ed una soluzione può essere quella di coprire la loro gabbia con un lenzuolo o una coperta, naturalmente questo funzionerebbe se il motivo del disagio e fuori la loro gabbia.

Sarebbe poi importante lasciarli sempre nello stesso ambiente o cambiarlo solo se veramente necessario, in quanto potrebbero essere spaventati anche da questo cambiamento. 

Ma i pappagalli soffrono anche quando perdono qualcuno a cui sono particolarmente affezionati, come ad esempio un compagno di gabbia, o il loro proprietario. 

In questi casi esprimono la loro sofferenza mediante questi atteggiamenti: 

  • Difficoltà e riluttanza a lasciare la loro gabbia
  • Perdita di appetito 
  • Perdita o disturbi del sonno 
  • Svogliatezza nell’utilizzare i loro giochi 
  • Vocalizzazioni diverse dal solito cinguettio simili a grida 

E se il tuo pappagallino fosse depresso occorrerà più tempo e soprattutto pazienza affinché si senta meglio.  

Pappagallo depresso: possibili cause  

La depressione, come sappiamo, è una brutta malattia difficile da curare e non sempre riconoscibile, anche per noi umani, figuriamoci per gli animali ed in questo caso per i pappagalli.

Ci sono delle situazioni che possono causare la depressione ai nostri pappagallini ed è giusto conoscerle.

Ecco alcune possibili cause di depressione nei pappagalli: 

  1. Cattive condizioni di vita all’interno della gabbia.
  2. Malattie o lesioni 
  3. Improvvisi cambiamenti di routine quotidiana 

Per queste motivazioni il pappagallo potrebbe deprimersi, e emettere versi diversi dal suo cinguettio e garrito solito, anziché melodico diventa triste.

I piccoli di pappagallo piangono?

I piccoli di pappagalli (ovvero i pulli) non piangono ma vocalizzano per attirare l’attenzione delle loro madri. Lo fanno quando hanno fame, poiché il pianto emesso è una forma di incoraggiamento per il genitore a fornire più cibo. 

In natura, i pappagalli adulti lasciano il nido per periodi abbastanza prolungati durante il giorno, proprio per la ricerca del cibo. 

Anche i pappagalli domestici, faranno la stessa cosa con te. Tuttavia, le prime fasi della loro vita sono le più cruciali, quindi devi nutrire i pappagallini secondo le indicazioni del veterinario. 

Autore articolo:

Omero Pessotti
Qui altri miei articoli.

Sono appassionato di Ornitologia e Star Wars, ho adottato e allevato diversi pappagalli, tra cui Parrocchetti, Canarini e Calopsitte. Nel tempo libero scrivo su animalium.it nella sezione uccelli.

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