I parrocchetti ondulati, anche conosciuti come cocorite sono pappagallini unici, in quanto hanno diversi modi di comunicare con i loro simili, ma anche con noi umani.
Hanno una tale varietà di espressioni, versi e comportamenti che per una persona poco esperta e poco abituata ai parrocchetti possono generare confusione.
In questo articolo, ti spiegherò come si esprimono i parrocchetti, come sapere che cosa stanno cercando di dirvi, tramite i loro suoni e comportamenti.
Comportamenti del parrocchetto e significato:
- Parlare, cinguettare, cantare e imitare suoni = Felice
- Urla = Paura o Dolore
- Rigurgito di cibo = Affetto
- Mordere = Minacciato, Paura
- Beccare leggermente = Affetto/bacio
- Pettinatura Piume = Pulizia
- Spiumatura delle piume = noia, malattie della pelle o allergia
- Sbattere le ali = Ricerca di attenzione
- Tremante = Paura
- Muove la testa in su e giù = accoppiamento, socializzazione o fame
I parrocchetti come vedi, sono abbastanza espressivi, con suoni o comportamenti ti faranno capire cosa provano, è quindi fondamentale imparare la loro “lingua” appena possibile.
È anche importante ricordare che ogni singolo pappagallo è diverso, quindi ci vuole anche tempo e pazienza perchè tu possa capire ed essere certo del linguaggio del tuo parrocchetto.
L’effettiva convivenza con il tuo volatile, è il modo migliore per imparare e scoprire cosa stanno cercando di dire quando fanno determinate cose o producono alcuni suoni.
Come capire i comportamenti e i versi di un parrocchetto
Qui sotto trovi una lista di comportamenti e versi che i parrocchetti faranno spesso e i sentimenti e gli stati d’animo che corrispondono.
Felicità e Soddisfazione
In generale i parrocchetti sono uccelli molto felici e spensierati, spesso li sorprenderai a cantare una canzone o a parlare.
Come noi umani, lo fanno quando sono felici e a proprio agio. Questo comportamento varierà ovviamente da esemplare a esemplare. Alcuni sono molto turbolenti e altri invece sono più timidi.
Ma i versi non sono l’unica cosa che fanno i pappagallini per mostrare che sono contenti, infatti avvolte sbatteranno le ali eccitati, questo dimostra che sono sani e contenti.
Lo faranno spesso anche dopo un lungo riposo, quando si svegliano hanno bisogno di scrollarsi di dosso la notte e far circolare di nuovo il sangue nei muscoli delle ali, come quando noi ci stiriamo al mattino.
Se il tuo parrocchetto è estremamente gioioso, potrebbe anche mostrare e scuotere la lingua.
Un’altra cosa che possono fare è tremare quando sono felici, se scuotono leggermente la coda questo è un segno che sono contenti.
Lo faranno spesso quando torni a casa da loro dopo essere stato via, un po come i cani scodinzolano quando torniamo a casa alla fine della giornata.
Cosa fare:
Goditi il loro buon umore! Una volta che trovi ciò che li rende felici cerca di ripetere l’esperienza ogni volta che è possibile.
Se il tuo parrocchetto è contento con un certo cibo, daglielo più spesso. Se invece scoppia di felicità con un certo tipo di giocattolo, prova a dargli varianti di quel giocattolo!
Per sapere tutto su come tenere felici i tuoi parrocchetti e altre curiosità, ho scritto questa guida che dovresti leggere: Parrocchetto Ondulato | Guida e Consigli
Affetto e Attaccamento
I parrocchetti o cocorite sono animali estremamente socievoli e hanno molto da dare al loro padrone. Se avrai pazienza e avrai cura di loro costantemente, presto diventeranno dei grandi compagni, saranno degli animali domestici che si attaccheranno a te e ti dimostreranno affetto.
Un parrocchetto affettuoso, non avrà paura di dimostrare il suo affetto. Cinguetterà quando sarai vicino, ti parlerà o persino canterà con te! Inclinerà la testa e farà di tutto per attirare la tua attenzione.
Un altro segno del loro affetto verso di te, è il beccarti leggermente i capelli o le orecchie quando si appoggiano sulla tua spalla.
Questi volatili oltre che alle persone possono attaccarsi e affezionarsi anche agli oggetti, spesso, se una cocorita non ha un compagno o una compagna ed è solitario, si legherà a uno specifico giocattolo o oggetto.
Succede spesso con gli oggetti e i giochi dotati di campanellini, poiché lo scampanellio acuto gli ricorda un cinguettio.
Se noti questo attaccamento o affetto ossessivo verso uno specifico oggetto, forse il tuo parrocchetto si sente solo e vorrebbe avere un compagno di gabbia.
Forse il comportamento più frainteso di un parrocchetto ma che in realtà è una dimostrazione di affetto e attaccamento è rigurgitare il cibo nella bocca del loro compagno.
In effetti è molto strano, ma adesso che lo sai non ti scandalizzare se il tuo parrocchetto ti vomiterà davanti, significa che ti vuole bene!
Possono quindi affezionarsi a te, il loro padrone, o persino al loro stesso riflesso. Se uno specchio è nella loro gabbia, spesso si attaccano allo specchio perché gli sembra un altro parrocchetto.
Cosa fare:
Non aver paura di ricambiare l’affetto al tuo parrocchetto, puoi ricambiare in diversi modi, muovendo la testa verso di loro, cantando con loro o persino accarezzandoli!
Tuttavia, accarezzalo solo se sono daccordo, poiché alcuni parrocchetti potrebbero non apprezzarlo. Per prova, accarezzalo leggermente sulla testa, con un dito, se gli piace, si rilasserà e arrufferà le piume.
Noia e ossessione
Sfortunatamente, i parrocchetti tendono ad annoiarsi molto rapidamente, per questo motivo, ci sono alcuni comportamenti a cui devi prestare attenzione, poiché possono essere segnali di noia.
Quando è annoiato, un parrocchetto può diventare sottomesso, irrequieto o addirittura depresso. Queste sono tutti comportamenti da monitorare che possono portare a cose peggiori se non risolti.
Infatti quando una cocorita è inattiva, esausta o triste, non si prenderà cura del proprio corpo in modo appropriato, potrebbe arrivare anche a strapparsi le piume da sola.
Anche se la deplumazione può essere un segno di malattia, allergia o irritazione cutanea, non importa, si tratta di un comportamento malsano per il volatile e deve essere risolto.
All’opposto della noia c’è l’ossessione, un parrocchetto può ossessionarsi a qualcosa se vive da solo nella gabbia e non ha un grande legame con il proprietario.
In questi casi è facile che il parrocchetto si attacchi e interessi in modo ossessivo a qualche oggetto o gioco all’interno della gabbia.
Come sai i parrocchetti sono molto socievoli e hanno bisogno di socializzazione proprio come fanno gli umani, quindi se lasciati soli si comporteranno come un uomo abbandonato su un’isola deserta, potrebbero fare cosa apparentemente assurde.
Cosa fare:
I parrocchetti o cocorite sono molto curiosi e studiano attentamente tutto ciò che metti nella loro gabbia, poi ci giocheranno per un paio di giorni, e infine si annoieranno del nuovo oggetto.
È quindi fondamentale ruotare i giocattoli nella gabbia ogni tot giorni, per evitare che il tuo pappagallino si annoi o si ossessioni con qualche giocattolo.
Inoltre, assicurati di comprendere le esigenze del tuo pappagallo, potrebbe essere annoiato o ossessionato poiché è solo nella gabbia, e se ha bisogno di un altro amico volatile, dovresti prendere in considerazione l’acquisto di un secondo parrocchetto.
Se non puoi prendere un secondo volatile, allora assicurati di passare del tempo di qualità con il tuo parrocchetto, di farlo giocare, variare il cibo e lasciarlo uscire dalla gabbia ogni tanto.
Ansia e Paura
Anche l’ansia e la paura che il tuo parrocchetto può avere, sono emozioni da non trascurare, le noterai facilmente in quanto portano il parrocchetto a comportarsi in un modo abbastanza riconoscibile.
Nonostante siano molto rumorosi di norma, i parrocchetti non dovrebbero emettere cinguettii simili a grida o strilli.
Se senti che il tuo parrocchetto emette una specie di grido, e lo ripete in poco tempo, allora c’è qualcosa di cui preoccuparsi.
Lo stato di ansia e paura è spesso accompagnato anche da un tremore dell’intero corpo, ali comprese, può indicare spavento, ma anche freddo e malattia.
Un altro segno di paura che ho notato nei miei parrocchetti è che si incurvano quando sono timorosi, come se cercassero di diventare più piccoli e nascondersi su se stessi.
Come ogni animale, anche il parrocchetto se spaventato o molto ansioso per qualcosa potrebbe diventare aggressivo, quindi mordere e beccare, anche il proprio padrone.
Di solito si può capire bene quando stanno per beccarti. Fissano il loro obiettivo, osservano attentamente mentre spalancano il loro becco, questo è il segnale per te che devi indietreggiare e allontanare le dita se non vuoi prenderti una beccata.
Quindi una volta individuata la causa dell’ansia e della paura, eliminala e cerca di fare attenzione a non irritare ulteriormente il tuo volatile.
Cosa fare:
Il meglio che puoi fare in questa situazione è cercare di trovare la fonte o la causa che li ha spaventati ed eliminarla.
A volte è un qualcosa di esterno alla gabbia, e non puoi fare molto altro se non cercare di distrarre il tuo volatile, magari cantando o parlando.
Se il tuo uccello è fuori dalla gabbia invece, cerca di aiutarlo, con calma, a rientrare nella sua gabbia, poiché quello è il suo posto più sicuro.
Malattia e dolore
È molto importante capire se il tuo pappagallo sta provando dolore oppure è ammalato, se questi segnali non vengono notati o ignorati, potrebbe morire in poco tempo.
Spesso un parrocchetto malato, che quindi soffre, può iniziare a strapparsi le piume, ma potrebbe anche essere solo annoiato se fa così.
Altri comportamenti da tenere d’occhio sono l’apatia e la letargia nel tuo parrocchetto, se rimane passivo in un punto della gabbia, potrebbe essere malato.
I cocoriti sono di solito animali molto attivi, quindi qualsiasi tipo di cambiamento nella loro routine iperattiva è qualcosa da capire.
Potrebbero anche perdere l’appetito e iniziare a mangiare molto meno o smettere di mangiare del tutto!
Questo è un indizio importante da tenere d’occhio, i parrocchetti hanno bisogno dei loro nutrienti, se smettono di mangiare o non mangiano più quanto prima è fondamentale che vengano portati dal veterinario.
A seconda del pappagallo o della malattia possono essere più irritabili del solito quando sono malati, è qui che capisci l’importanza di conoscere e interagire con il tuo parrocchetto, così puoi cogliere anche i minimi cambiamenti nel suo atteggiamento.
Potrai vederlo gonfiare le piume, come se volesse sembrare più grosso, lo fanno quando cercano di aumentare il calore corporeo.
Nota sulla salute: la maggior parte delle malattie dei parrocchetti è dovuta al fatto che hanno preso troppo freddo. Poiché sono uccelli tropicali, hanno bisogno di rimanere tra i 25° e i 27° gradi per rimanere in salute.
Cosa fare:
Se il tuo parrocchetto fa molte di queste cose, deve essere portato immediatamente da un veterinario (preferibilmente un veterinario aviario, specializzato in uccelli). Potrebbe avere qualche malattia molto grave, come una infezione respiratoria, che potrebbe facilmente portarlo alla morte.
Come comunicano con il loro padrone
Se dimostri al tuo parrocchetto di apprezzare il suo movimento di testa, allora lui potrebbe usarlo sempre più spesso per comunicare con te.
Quando loro fanno questo movimento su e giù con la testa spesso é un saluto nei tuoi confronti, oppure cercano di attirare la tua attenzione, magari per fame o per giocare, cerca di stare attento a ogni segnale che possono lanciarti e col tempo imparerai a capire cosa vogliono.
Quando invece li vedrai sbattere le ali pur stando fermi, potrebbero farlo per stirarsi le ali dopo il sonno, oppure di nuovo per attirare la tua attenzione verso di loro.
La comunicazione che senza dubbio usano di più è quella sonora, cinguettii, fischi e urla, sono i loro versi naturali e la maggior parte delle volte esprimono contentezza è felicità; per capirlo basta ascoltare la tonalità.
Ricorda che puoi insegnargli a parlare e fischiare! In realtà i parrocchetti sono una delle razze di pappagalli più loquaci. Insegnare loro determinate parole o frasi può essere molto utile per migliorare la comunicazione e la fiducia con loro.
Io ti consiglio vivamente di insegnare al tuo pappagallino a parlare, prima di insegnargli a fischiare. Questo perché fischiare è spesso più facile e divertente per i parrocchetti. Dopo aver imparato a fischiare, molto probabilmente non avranno la motivazione per imparare a parlare o a dire parole specifiche.
Cosa fare:
Rispondi sempre ai loro tentativi di comunicazione verso di te! Il tuo volatile apprezzerà qualsiasi attenzione tu gli presti, ma migliore è l’interazione, migliore è il legame! Guarda il tuo parrocchetto, parlagli, cantagli e mostra interesse quando cerca di comunicare con te.
Come comunicano tra di loro
I parrocchetti spesso comunicano nella stessa maniera in cui comunicano con l’uomo anche tra di loro, usando sia cinguettii e garriti, sia azioni fisiche.
Anche se certe “comunicazioni” possono avere un significato diverso se rivolte all’uomo invece che a un loro simile.
Muovere la testa ripetutamente, facendo su e giù come se dicesse “si” freneticamente con il capo, è un comportamento che indica un corteggiamento rivolto alla femmina di parrocchetto.
Questo di solito precede allo scambio di cibo reciproco dei due esemplari e infine all’accoppiamento.
Ma non allarmarti se vedi che il tuo parrocchetto dondola la testa nei tuoi confronti, non vuole accoppiarsi con te. Molti parrocchetti infatti sono abbastanza estroversi da usare questo movimento per socializzare con il loro umano preferito.
I piccoli di parrocchetto invece usano questo movimento per comunicare con la madre, o con chiunque possa dargli del cibo.
Domande correlate:
Un parrocchetto mostrerà affetto e amore con piccoli cinguettii in tua presenza e beccandoti leggermente i capelli o l’orecchio. Un parrocchetto che viene curato e addestrato fi n da giovane avrà più probabilità di diventare un animale domestico affettuoso, quindi inizia ad addestrarlo il prima possibile.
Certamente sì, ai parrocchetti piace essere accarezzati, baciati, stazionare sulla mano, e parlare con il proprio padrone. Sono animali domestici che hanno bisogno di affetto proprio come gli umani. Ovviamente prima di prendere queste confidenze con il tuo parrocchetto, occorre creare un legame con lui.
Si, i parrocchetti possono riconoscere il volto e la voce del loro proprietario. Per aiutarli a riconoscerti trascorri molto tempo con loro e parla spesso con loro, puoi anche cantargli delle canzoni se vuoi.
Anche i pappagallini e gli altri uccelli sono molto emotivi e si sforzano di liberarsi dagli attaccamenti che creano. Spesso gli uccelli stringono questi legami emotivi con un essere umano piuttosto che con altri uccelli, specialmente se quell’uccello viene allevato lontano dal suo gregge.
Difficoltà a respirare, respirazione con il becco aperto, coda che oscilla quando respira, secrezione intorno alle narici, starnuti e/o sibili. Se questi sintomi iniziano a verificarsi, porta immediatamente il tuo parrocchetto dal veterinario.
Autore articolo:
Omero Pessotti
Sono appassionato di Ornitologia e Star Wars, ho adottato e allevato diversi pappagalli, tra cui Parrocchetti, Canarini e Calopsitte. Nel tempo libero scrivo su animalium.it nella sezione uccelli.