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Devi assentarti per un periodo di tempo prolungato o hai in previsione un trasferimento e non sai come affrontare il viaggio con il tuo canarino? Niente paura, perché con questa guida voglio fornirti tutti i consigli pratici che mi sono stati utili per riuscire a far viaggiare in maniera tranquilla i miei canarini.

Canarini e fringuelli, a differenza di altri uccelli, non amano gli spostamenti. Per questo, se devi assentarti soltanto qualche giorno è preferibile trovare qualcuno che si prenda cura dei tuoi canarini. Se però dovrai stare via parecchi mesi o devi addirittura trasferirti, non c’è altra soluzione: dovrai viaggiare insieme a loro.

Continua la lettura per scoprire quali piccole accortezze puoi mettere in atto per evitare che i canarini si stressino troppo (o peggio ancora, patiscano e si ammalino) durante un viaggio.

Quanto può viaggiare un canarino?

I canarini sono degli uccellini che si stressano molto facilmente e lo stress è un fattore che può incidere pesantemente sulla loro speranza di vita (che è di circa 10 anni o anche di più) e sulle loro condizioni di salute. Se vorresti un canarino ma ti sposti di frequente e non hai nessuno che si possa occupare del volatile, ti sconsiglio di acquistarne uno.

Nonostante le loro piccole dimensioni, questi uccellini hanno bisogno di attenzioni e cure. La loro voliera deve essere posizionata in un ambiente tranquillo, lontano da correnti e fonti di calore e non va spostata di frequente, proprio per evitare disagi all’animale.

Capisci quindi che un viaggio, soprattutto se lungo, rappresenta un momento particolarmente stressante. Tuttavia, se si tratta di un evento occasionale (ad esempio una volta all’anno, in occasione delle vacanze estive) non ci sono problemi: puoi far viaggiare il canarino se non hai nessuno che si può occupare di lui.

Se, invece, ti sposti frequentemente nei weekend o spesso ti capita di trascorrere qualche notte fuori casa, ti consiglio di lasciare il tuo canarino a casa. Per qualche giorno, infatti, riuscirà a cavarsela anche in tua assenza. Ovviamente è fondamentale lasciargli in gabbia ciò di cui ha bisogno: cibo, acqua fresca in abbondanza, bagnetto e il fondo lettiera pulito. 

Assicurati di non lasciare nella gabbia una quantità eccessiva di cibo fresco, che il canarino non consumerà: rischierebbe di andare a male e contribuire al proliferare dei batteri. Posiziona poi la gabbia in un ambiente luminoso e lontano da fonti dirette di calore.

Per riassumere, è sempre meglio evitare di far viaggiare un canarino. Ci sono però dei casi in cui un canarino è costretto ad affrontare un viaggio, come nel caso di un trasferimento. Ecco come puoi organizzarti in casi come questi.

Spostare il canarino: come organizzarsi

Prima di spostare il canarino e organizzare quindi il viaggio vero e proprio, ti suggerisco di pensare alla sistemazione che avrà il canarino una volta arrivati a destinazione. Ovunque tu decida di andare insieme a lui, è importante che ci sia:

  • spazio a sufficienza per collocare la voliera in una zona fresca e lontana da correnti;
  • una stanza tranquilla, al sicuro da animali e bambini piccoli;
  • frutta e verdura fresca.

Se non starete via per molto tempo, può essere utile portare il mix di semi che il tuo canarino è solito mangiare e il pastoncino direttamente da casa. Chiudi tutte le confezioni ermeticamente per prepararle al trasporto. Invece, se progetti un trasferimento, informati sul negozio di animali specializzato in volatili più vicino alla tua nuova abitazione.

Potrebbe capitarti di non trovare le marche di cibo a cui eri abituato, soprattutto se ti trasferisci all’estero. In questo caso, puoi leggere gli ingredienti e cercare un prodotto equivalente oppure ordinare i prodotti che il tuo canarino è solito consumare online.

Sempre se parliamo di trasferimento o di una permanenza lunga, è sempre bene essere prudenti e cercare un veterinario esperto in animali esotici ancora prima di partire e segnarsi il suo numero. Così, in casi di emergenza, saprai subito chi contattare e non perderai tempo prezioso.

Viaggiare con il canarino: quando rimandare la partenza 

Ci sono dei casi in cui è necessario rimandare la partenza? Purtroppo sì, in alcune circostanze è meglio rimandare il viaggio per evitare disagi a te e al canarino.

Ad esempio, se l’animale sta male, mettersi in viaggio è una pessima idea perché lo stress potrebbe contribuire a peggiorare le sue già deboli condizioni di salute. Se non sei certo che il tuo canarino sia al 100% in salute, prima di viaggiare ti suggerisco di farlo visitare dal tuo veterinario di fiducia.

Una volta ricevuto l’ok dal veterinario, allora potrai incominciare a organizzare tutto ciò che ti serve per la partenza: adesso ti spiego come.

In viaggio con il canarino: preparati alla partenza

Per prepararti al meglio alla partenza e far viaggiare il tuo canarino nelle condizioni migliori, dovrai come prima cosa tenere conto del mezzo con cui ti sposti. Se viaggi con la tua auto non ci sono problemi, ma se sei in aereo o in treno devi contattare al più presto la compagnia che offre il servizio. Ci possono essere delle normative differenti a seconda della compagnia e non tutte ti permetteranno di tenere il trasportino con il canarino vicino a te.

Una volta appurato di poter portare con te l’animale, dovrai procurarti un trasportino. Viaggiare con l’intera voliera sarebbe molto scomodo, ma per fortuna in commercio puoi facilmente reperire dei trasportini. Il trasportino per canarini è molto diverso da quello per cani e gatti, si tratta di una gabbia “in miniatura” dove però l’animale può comunque stare comodamente in piedi e su un trespolo e nutrirsi e abbeverarsi al bisogno.

Proprio perché i trasportini non sono di ampie dimensioni, ti consigliamo di portare il tuo canarino con te solo per viaggi brevi, che non superino le 4/5 ore. Lascia a disposizione il mix di semi e l’acqua nel trasportino, ma evita i cibi freschi che negli spostamenti potrebbero deteriorarsi più facilmente. Inoltre, per il viaggio è bene che il canarino rimanga leggero: non farlo mangiare troppo prima della partenza.

Viaggiare in sicurezza: come ridurre lo stress del canarino

Se viaggi in treno o in aereo, sarà la compagnia da cui hai acquistato il biglietto a dirti dove posizionare il trasportino. In automobile, invece, puoi decidere tu dove metterlo ma è fondamentale scegliere una zona sicura e stabile, in cui non c’è il rischio che si ribalti.

Dalla mia esperienza, ti sconsiglio di posizionare la gabbietta sul sedile anteriore, perché nelle curve potrebbe ribaltarsi o, ancora peggio, in caso di incidente sarebbe schiacciata dagli air-bag. Incastra il trasportino nello spazio tra il sedile posteriore e quello anteriore, o se viaggi con qualcuno, faglielo tenere a fianco sempre sui sedili posteriori.

Se viaggi in estate, scegli di partire nelle prima ore della mattinata o in tarda serata, per evitare il caldo. È importante anche evitare gli sbalzi di temperatura e di corrente, fai quindi attenzione ai finestrini e alle bocchette del condizionatore.

Per far sì che il canarino non subisca delle correnti d’aria potenzialmente pericolose per la sua salute, ti suggerisco di coprire la gabbietta sui tre lati con un telo pesante. Cerca di ridurre le soste in autogrill allo stretto necessario e non lasciare mai il tuo canarino solo in macchina, anche se per poco tempo. 

Se stai affrontando un viaggio più lungo di un paio d’ore, programma delle soste in luoghi tranquilli e poco trafficati, se possibile. Potrai così ritagliarti dei momenti per parlargli e stargli vicino. Il canarino ha bisogno di attenzioni da parte tua e vederti sicuramente contribuirà a tranquillizzarlo.

Cosa fare una volta arrivati a destinazione

Il momento dell’arrivo è tanto importante quanto la partenza. Giunti a destinazione, il canarino sarà stanco e stressato dal viaggio e avrà bisogno di tranquillità. Posizionalo subito in un ambiente poco rumoroso e dagli la possibilità di rifocillarsi.

Molto probabilmente in macchina non avrà mangiato molto, per via della nausea. Offrigli i cibi freschi di cui è più ghiotto in piccoli pezzi e metti all’interno della gabbia la vaschetta per il bagnetto: apprezzerà potersi rinfrescare dopo il viaggio! Se solitamente addestri il canarino, nei primi giorni lasciagli il tempo di riprendersi e abituarsi all’ambiente nuovo. Evita quindi di avvicinarti troppo alla gabbia e rimanda le sessioni di addestramento ai giorni successivi.

In conclusione, dalla mia esperienza con i canarini ti posso dire che sì, viaggiare con loro è possibile, ma gli spostamenti dovrebbero essere evitati a meno che non siano strettamente necessari.

Autore articolo:

Omero Pessotti
Qui altri miei articoli.

Sono appassionato di Ornitologia e Star Wars, ho adottato e allevato diversi pappagalli, tra cui Parrocchetti, Canarini e Calopsitte. Nel tempo libero scrivo su animalium.it nella sezione uccelli.

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