I carlini sono cani di piccola taglia molto amati per il loro carattere allegro e per il profondo legame che instaurano con il padrone. Il carlino, infatti, è molto legato alla sua famiglia, che difenderà sempre in ogni situazione, ed è piuttosto diffidente con gli estranei.
Per via della sua dolcezza e della sua intelligenza, il carlino è una razza adatta come primo cane, a patto che chi lo adotta sia consapevole delle attenzioni di cui ha bisogno un cane brachicefalo. Il muso schiacciato, che rende il suo aspetto tanto simpatico, in realtà può portare l’animale a sviluppare problematiche respiratorie.
È quindi bene informarsi adeguatamente sulle esigenze del carlino, per poter crescere un esemplare forte e in salute.
Nonostante la piccola taglia, questi cani sanno essere piuttosto testardi. Se hai intenzione di adottare un cucciolo di carlino e desideri che l’animale sia ubbidiente e docile, ricordati che tanto del lavoro spetta a te.
Se ancora non hai preso il tuo cucciolo e vuoi sapere quanto può costare un carlino e a chi rivolgerti, leggi l’aricolo al link.
Dalla mia esperienza, ti posso dire che addestrare il tuo carlino fin dai primi mesi è importantissimo e fa la differenza. Rafforzerà ancora di più il legame cane-padrone e ti regalerà tante soddisfazioni.
Non preoccuparti eccessivamente: i carlini imparano molto in fretta e addestrarli sarà un vero piacere. Ma quando incominciare? E qual è il modo migliore per insegnare al cane ad ascoltare? In questa breve guida voglio condividere con te qualche consiglio per addestrare il tuo carlino.
Cosa insegnare al cucciolo di carlino tra i 2 e i 6 mesi
Quando pensi all’addestramento del tuo carlino, non devi immaginarti lunghe e rigide sessioni in cui impartisci comandi all’animale. Addestrare un cane significa lavorare per impostare con lui un buon rapporto e questo può cominciare fin dai primi mesi di vita.
- Appena arrivato a casa, il cucciolo avrà bisogno di un paio di giorni per ambientarsi. Tu, intanto, potrai iniziare a insegnargli il suo nome. Per farlo, abbi cura di pronunciarlo sempre con lo stesso tono di voce. Una volta che avrai l’attenzione del tuo cane, premialo con un piccolo snack sano o facendolo giocare con il suo pupazzo preferito. Il cucciolo collegherà a quel nome il cibo o il momento di svago e, con il tempo, verrà da te ogni volta che lo pronuncerai.
- Nelle prime settimane in cui il cane è in casa con te, sarà poi importante stabilire degli orari, un programma insomma. In questo modo, il cane capirà quando è ora di mangiare e quando, invece, si può uscire per la passeggiata. Non dimenticarti di dedicare tante ore al gioco! Avere una routine specifica e impostata ti aiuterà a prenderti cura del cucciolo e a dargli tutte le attenzioni che servono. Contemporaneamente, sarà d’aiuto al cane per ambientarsi nella sua nuova famiglia.
- Infine, bisogna abituare il cane fin dai primi mesi alle sessioni di toelettatura, in modo da ridurre lo spelamento. Il carlino ha un manto corto, ma è fondamentale prendersi cura della sua pelle, pulire lo sporco che si accumula tra la piega sulla fronte e il naso, anche per evitare i cattivi odori, curare le unghie e i denti. Comincia a prenderti cura del suo mantello almeno una volta alla settimana e premialo durante le sessioni con piccoli snack e coccole. Man mano che vedrai il cane meno nervoso, potrai procedere a spazzolarlo quotidianamente con una spazzola specifica per cani a pelo corto.
Per quanto riguarda i denti, ricorda che i cani perdono i denti da latte tra le 16 e le 24 settimane. Dopo questo periodo, la sua dentatura sarà permanente e puoi iniziare ad abituare il tuo cane a una pulizia settimanale, cosicché una volta cresciuto accetterà di buon grado le operazioni di igiene orale, qui ho spiegato come spazzolargli i denti.
Sempre in questo primo periodo della sua vita, è importante farlo socializzare il più possibile con persone e altri animali. Non avere paura di portare il tuo carlino con te e, senza stressarlo troppo, fallo incontrare con altri membri della tua famiglia e con altri cani.
I carlini hanno un’indole curiosa e docile: se abituati fin da piccoli alle altre persone diventeranno dei cani adulti in grado di adattarsi a ogni situazione.
L’addestramento del cucciolo oltre i sei mesi
Arrivato a sei mesi, se hai educato bene il tuo carlino avrai a che fare con un cane socievole, che sa sporcare fuori e che risponde al suo nome e a qualche altro semplice comando. A questo punto, puoi continuare con l’addestramento, aumentando un po’ il livello di difficoltà.
Ad esempio, puoi insegnare al cucciolo ad “andare a cuccia”. Si tratta di un comando molto utile per quando sei a casa e magari hai ospiti o hai bisogno che il cane stia per qualche momento sereno nella sua cuccia. Per insegnare al cane ad allontanarsi e stare nel suo spazio, è importante lavorare sul rinforzo positivo. Premia con coccole e cibo il tuo carlino ogni volta che agisce correttamente in seguito al tuo comando.
Un altro aspetto su cui bisogna lavorare verso i sei mesi sono le passeggiate. I carlini, come ogni cane, tendono a tirare al guinzaglio e ad andare dove vogliono loro. Con l’aiuto di tanti premi e di un guinzaglio morbido, potrai insegnare al tuo cane a camminare a fianco a te. Ci vorrà molta pazienza, ma ti assicuro che in breve tempo verrai ripagato di ogni forzo.
Quando il cucciolo arriva all’anno di età, l’addestramento non deve terminare. I carlini hanno bisogno di rimanere attivi, sia mentalmente che fisicamente. Non smettere di coinvolgerlo in giochi e attività che possano stimolare la sua intelligenza.
In conclusione, il carlino è spesso scelto per le sue piccole dimensioni e il suo aspetto simpatico (esistono anche carlini toy ma non li consiglio), se ben addestrato, riesce sempre a sorprendere tutti con la sua perspicacia e intelligenza.
Altri consigli sull’addestramento del carlino
Come gli esseri umani, i cuccioli di carlino avranno dei denti da latte che poi cadono causando disagio al cane, quindi masticano e mordono tutto ciò che vedono per alleviare il dolore alle gengive. E sì, è normale trovare i loro dentini sul pavimento, incastrati in un giocattolo o vicino alla loro ciotola nel periodo della dentizione.
Il proprietario del carlino può inibire questo comportamento, quando il cucciolo morde fai un suono acuto e stridulo, come un piccolo urlo, poi usa un comando di disapprovazione, come “no” o “stop”. Questo metodo di inibizione del morso è usato dagli addestratori di cani e funziona poichè il cucciolo pensa che siate stati feriti dal suo morso.
Anche se la frequenza intestinale del tuo cucciolo può variare in base a diversi fattori, è normale che debba “fare i suoi bisogni” tra una e cinque volte al giorno. Cerca di creare una routine di passeggiate giornaliere sempre alla stessa ora, basate sul suo livello di attività intestinale e sugli orari dei pasti.
Un cane può trattenere la cacca fino a 8 ore. Non ti consiglio però di far trattenere la cacca al tuo carlino per più di 8 ore. Costringere un cane a trattenere la cacca per un periodo prolungato può essere dannoso.
I cuccioli di carlino possono avere bisogno di uscire a fare pipì anche ogni ora. Quando un cucciolo diventa più grande, puoi aggiungere un’ora per ogni mese di età del cucciolo. I carlini adulti possono di solito attendere 6-8 ore prima di dover uscire.
Assolutamente no, punirlo potrebbe peggiorare la situazione, è necessario portare il cucciolo fuori abbastanza spesso in modo che svuoti spesso la vescica e non abbia la possibilità di farlo in casa. Sta a te impedire che questo accada portandolo fuori in tempo. Quando fa la pipì o i bisogni fuori, premialo appena finisce. Dovrai assicurarti di avere a portata di mano dei croccantini per l’addestramento.
La prima cosa da fare è esprimere la propria disapprovazione, poi se possibile ferma il tuo carlino e dagli un’opzione diversa. Per esempio, se entri in una stanza e lui sta masticando una tua scarpa, digli fermamente “No!” e toglili l’oggetto dalla bocca. Una volta che il tuo cane è calmo, dagli un giocattolo da masticare. Non usare mai punizione fisiche.
Autore articolo:
Giulio Palermo
Appassionato cinofilo e padrone di diversi Carlini, ho da sempre un debole per la razze di cani dal muso schiacciato (brachicefali).